Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Studio su come usarli

 

 

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NOTA. Queste pag. sono un aggiornamento approfondito dell'argomento che aveva già trattato (in forma semplificata "per una più facile lettura") il medesimo cercatore (G. Rizzi) in questo mio Sito, e consiglio di consultare entrambe le versioni, anche perché nell'altra viene mostrato come costruirli.

 

Recuperare oro dalle sabbie aurifere

con il piatto.

 

Come si recupera l’oro dalla sabbia dei fiumi con i piatti?
Il cercatore che si propone di recuperare l’oro dalle sabbie aurifere usa il classico metodo di estrazione tramandato dall’antichità che sfrutta la differenza di peso specifico tra l’oro e gli altri minerali componenti la sabbia. Questo metodo è denominato “LEVIGAZIONE” e consiste nell’eliminare le componenti con minore peso specifico “lavando“ la sabbia.

 

Concentrato aurifero e peso dei suoi componenti

 

Sabbia con oro e altri componenti del concentato aurifero È intuitivo come due elementi con peso specifico diverso si separino con il più leggero che sale e il più pesante che sprofonda, ad esempio un sasso nell’acqua. ... facile! Come far scendere le scagliette d’oro nella sabbia?
Per raggiungere questo scopo occorre "fluidificare" la sabbia che è stata setacciata immergendo il piatto, batea o altro contenitore in acqua e, con scosse e rotazioni, determinare un continuo movimento della massa di acqua e sabbia facendo in modo che i singoli granelli siano in continuo movimento uno rispetto all’altro. Quest'operazione permette alle scagliette d’oro, grazie all’alto peso specifico, di attraversare lo strato di sabbia e affondare più o meno verticalmente nel miscuglio sino ad arrivare a depositarsi sul fondo del contenitore che stiamo usando. Ovviamente il tempo di deposito dell’oro è in funzione del tipo, intensità e durata degli scuotimenti, ma principalmente dall’altezza dello strato di sabbia da attraversare. Fatto questo, l’operazione successiva sarà quella di far passare un flusso d’acqua sulla superficie del contenitore per eliminare tutte quelle componenti della sabbia che, avendo un peso specifico minore, saranno affiorate.
Nei corsi d’acqua la sabbia deriva dalla erosione delle rocce preesistenti nel bacino idrografico a monte e la sua composizione rispecchia quella delle rocce che l'hanno generata ma non nelle stesse proporzioni, perché una buona parte delle componenti più leggere, per effetto delle piene e alluvioni sono state trascinate dall’acqua molto più a valle. Il peso della sabbia asciutta è di circa Kg. 1,5 per decimetro cubo, se bagnata aumenta a Kg. 2,0 e i minerali più comuni che possiamo trovare sono: quarzo e feldspati in sabbie chiare, magnetite e granati in sabbie scure. Lavando la sabbia raccolta in una zona aurifera elimineremo via via le componenti di minor peso specifico concentrando sempre più le componenti pesanti: granato, ilmenite, magnetite, piombi e …. ORO.

 

 

            Gli attrezzi per recuperare l’oro dalla sabbia dei fiumi


Cercare oro comporta due attività: la prima è la fase di ricerca della zona aurifera e, una volta individuata, la seconda fase è quella del raccolto. Nella prima si usano essenzialmente attrezzi di poco peso e ingombro, pratici da portare e da usare e questi li classifichiamo genericamente come piatti. Nella seconda fase ci possiamo trovare di fronte a situazioni ambientali diverse. Se abbiamo la fortunata di trovarci in presenza di un corso d’acqua che abbia pendenza e acqua sufficienti, possiamo usare per lavare la sabbia raccolta e recuperare l’oro gli attrezzi che comunemente chiamiamo canalette o sluice che al meglio sfruttano il fenomeno della levigazione ma, se queste condizioni non sono presenti, c’è da ricordare che la legislazione sulla ricerca dei minerali in Italia esclude la possibilità di poter usare mezzi meccanici e/o pompe motore per alimentare le canalette e quindi, l’unica possibile alternativa rimane quella di lavorare manualmente con i piatti.

 

Canaletta per oro e piatti per lavare

 

Altra importante differenza nell’usare il piatto o la canaletta è che con il primo, piatto dopo piatto, si ha la immediata verifica sul contenuto aurifero nel materiale che si sta lavando.

 

C’è ... non c’è ... quanto ce n’è?
Con la canaletta la risposta si ha solo a fine lavoro.

 

Per questo i piatti diventano quasi indispensabili in due situazioni:
1) quando si fa ricerca e, al fine di individuare e valutare la zona di maggior concentrazione, si fanno prove in punti diversi.
2) quando, come ad esempio sui torrenti, la quantità di materiale (sabbia) che si riesce a recuperare con lo scavo è di modesta quantità e/o nella giornata ci si deve spostare spesso.
*Un consiglio generale: per far buoni raccolti non è sufficiente avere attrezzature bellissime ed essere in una zona aurifera, primariamente occorre saper dove e come scavare, come raccogliere il materiale e come scegliere le giuste attrezzature con la capacità di saperle usare conoscendone pregi e limiti di utilizzo.

 

Piatti

Cercatori d'oro con batea, gave, ecc.Li definiamo con il termine “piatti” perché generalmente si usano contenitori di varia forma assimilabili alla forma dei piatti. In generale si può dire che molti tipi di contenitori potrebbero essere utilizzati per lavare la sabbia e arrivare a raccogliere oro: un secchio, catini, un sottovaso, padelle varie, ecc.

Culture diverse hanno elaborato forme particolari adattando gli strumenti alle diverse situazioni territoriali; attrezzi costruiti principalmente in legno, il materiale più facilmente reperibile.

I più comuni da vedere hanno forma tonda ma esistono eccezioni in strumenti come la ciurka russa (1), la tavola concava giapponese (2) e uno strumento usato dai vecchi cercatori d’oro del Ticino oleggese, la "trula"(3) , una sorta di badile piatto con le spondine alte che veniva usato per saggiare la concentrazione d’oro sulle punte prima di iniziare i lavori di concentrazione con l'asse (termine quest'ultimo con cui veniva chiamata la canaletta) e usata poi per la pulizia finale del prodotto.

 

 

piatto concentratore per trovare oro e altri variC’è da dire che la fantasia umana non ha limiti. La disponibilità di plastica, metalli, materiali vari ha moltiplicato la possibilità di variare forme e dimensioni: tondi, esagonali, ovoidali e altri di varia forma e, visti in sezione, se ne distinguono di tronco conici, a parabola con raggio più o meno aperto e con superfici che variano dal liscio a scalinature e/o incisioni.

La forma più frequentemente adottata è comunque la tonda, forma che, con opportune manovre, permette di eliminare le componenti leggere contenute nel materiale che si sta trattando sull’ampiezza dei 360° dell’angolo giro e all’oro di concentrarsi sul fondo e al centro del piatto.

 

Visti in sezione la maggior parte di questi piatti ha una forma tronco conica e quel che maggiormente li differenzia è la profondità. Quale tra questi attrezzi è il migliore?
Agli inizi della mia “carriera” da cercatore d’oro uno dei primi insegnamenti che ho avuto è stato ... "non esiste l'attrezzo migliore ma solo quello che meglio si adatta alle particolari situazioni in cui ti trovi a lavorare, quello che si adatta alle tue esigenze, che meglio sai usare e che alla fine ti dà maggiori soddisfazioni!".


Colore: sul mercato si trovano piatti di colori diversi e la scelta è molto personale, in parte legata al tipo di uso che del piatto si farà e dalla qualità delle componenti pesanti della sabbia che abbiamo trattato. Quando il piatto viene usato nella fase iniziale del lavaggio della sabbia, il colore ha poca importanza mentre, quando il piatto viene usato nella fase finale per il recupero delle scagliette d’oro, è importante che il colore del piatto possa fare ben contrastare e distinguere i colori delle diverse componenti del concentrato, componenti che sono tendenti al rosso-bruno-arancio dove abbondano i granati, al grigio-nero riguardo le consuete e abbondanti  magnetite e ilmenite e ovviamente al giallo per l’oro o i pochi minerali "ingannevoli".
Personalmente uso in fase di lavaggio iniziale attrezzi di colore nero (se c’è giallo si vede più facilmente), in fase di pulizia finale attrezzi di colore verde che ben evidenzia i granati, la magnetite e l’oro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

uso piatto concentratore

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Indicazioni stradali con Google

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