Le
Associazioni per i cercatori d'oro in Italia trovano origine, come molte
delle argomentazioni aurifere riguardanti la nostra nazione (e non
solo), in una delle varie iniziative del dot.
Giuseppe Pipino, il quale si adoperò appunto con pregevole impegno e costanza
per svariati anni, alla diffusione nel nostro Paese della passione di
cercatore d'oro amatoriale e strutturandovi contemporaneamente anche
tutti i supporti utili alla diffusione e sviluppo di questa attività,
quali ad esempio le gare, i raduni annuali "in quel di Predosa" e
diverse varie cose attinenti l'argomento.
Sempre per
merito dell'ill. geologo venne fondata, sotto la sua direzione,
L’Associazione Storico-Naturalistica della
Val d’Orba, che venne formalmente
costituita il 3 aprile
1987 a
Predosa con lo scopo "...di raggruppare tutti coloro che si
interessano del minerale oro a scopo di studio e di ricerca, e che
intendono la sua raccolta come hobby naturalistico, nel pieno rispetto
della
natura e dei diritti altrui". La costituzione avvenne nel
neo-allestito Museo
Storico dell'Oro Italiano, gestito dall'Associazione, presso il
quale iniziò subito una intensa attività
culturale. Come da Statuto, infatti, l'Associazione " ...
promuove iniziative dirette alla conoscenza e valorizzazione
naturalistica dell'Orba e degli altri fiumi auriferi, con spirito di
tutela ecologica dell'ambiente naturale e di salvaguardia della secolare
attività di pesca dell'oro; fa opera di divulgazione teorica e pratica
degli aspetti storici, scientifici e pratici connessi alla presenza e
alla raccolta artigianale e amatoriale dell'oro in Italia; organizza
gare,
mostre, conferenze e altre iniziative inerenti all'oro".
Vennero
sin da subito organizzate conferenze, delle escursioni, manifestazioni
sportive e mostre in varie parti d'Italia. Grazie all'attività
dell'Associazione il Museo assunse presto importanza e notorietà sia in
campo nazionale che internazionale: ha infatti
collaborato con alcune Università italiane e straniere (Torino, Genova,
Pisa, Urbino, Ginevra), con il Politecnico di Torino, con quello di
Madrid e con altri enti pubblici e privati.
Nel
1988 l
'Associazione si unì con sodalizi analoghi di varie parti d'Italia a
costituire
la FEDERAZIONE ITALIANA
CERCATORI D'ORO, la cui sede legale venne
stabilita proprio nel Museo di Predosa. Con
la Federazione
si iniziò ad organizzare l'annuale Campionato Italiano Open (aperto agli
stranieri) e altri appuntamenti locali e regionali: nel 1997
organizzarono assieme il Campionato Mondiale a
Vigevano.
P.S.
L’Associazione Storico-Naturalistica della Val d’Orba
ha ora sede a Predosa, via Lung'Orba n°1 (AL).
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Detto questo,
in Italia (e nel mondo) ci sono diverse associazioni di cercatori d'oro:
iscrivendosi ad una di queste si ha l'opportunità di condividere lo
stesso hobby con altre persone, cosa che può tornar utile a chi, ad
esempio, stia cercando di trovar compagnia per le proprie giornate di
ricerca aurifera. Inoltre, registrandosi ad uno di questi club,
oltre alla possibilità di partecipare ai consueti ritrovi serali nella
sede stessa dell'associazione, si sarà automaticamente informati delle
iniziative promosse dal "circolo", tipo le riunioni o le cene sociali
etc. e si verrà anche a conoscenza delle tradizionali gare di pesca
dell'oro che si svolgono annualmente in ogni dove. Tutte le gare, sia
quella rivolta ai soli iscritti alla medesima associazione sia
quelle riguardanti il Campionato Italiano o Mondiale e che raccolgono
una moltitudine di società, consistono sostanzialmente in un raduno
amichevole che vede i partecipanti avvicendarsi a
lavare con la Batea un secchio di "fino" fornito a ciascun
partecipante dalla organizzazione stessa. Ogni secchio contiene, nel suo
terriccio, lo stesso numero di
scagliette e quindi si tratta di trovarne il maggior numero
possibile e nel minor tempo (a parità di pezzettini d'Oro trovati sarà
considerato il tempo impiegato). A questo punto, affinché il
sottoscritto non sia frainteso, è bene precisare che non é per
nulla determinante chi vince o chi perde: quello che importa é che
rimarrà il ricordo della simpatica giornata trascorsa tutti insieme in
questa "bagarre". Da notare che si può anche assistere alle gare senza
essere iscritti ad alcunché, in forma cioè di semplici spettatori:
ritengo quest'ultima formula assai utile a chi desideri imparare,
osservando, la carretta tecnica di
uso della Batea, anche perché spesso in suddette manifestazioni
partecipano dei veri e propri campioni del contesto.
Va
naturalmente precisato che trattandosi come appena detto di "cercare oro
già presente" (sarebbe più corretto dire ... cercare di non
perderne), si tratta di un'attività che ha poco o nulla da spartire
con la ricerca vera e propria dell'oro, per cui di conseguenza si
potrebbe potenzialmente anche essere, contemporaneamente, ottimi
garisti e pessimi
cercatori, oppure il contrario.