Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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E' un Sito sull'Oro con centinaia di pagine utili alle vostre ricerche; dispone anche di Facebook per dialogare. Posta in generale: inserite domande o argomenti vari aggiungendoli all'elenco presente nella pag. di Facebook: vi troverete in 3 giorni una mia risposta e/o commenti di terzi, oltre a potervi leggere tutte le discussioni sull'oro. Posta particolare: per dialoghi privati esclusivi (ad es. giornalisti, istituti, collaboratori del sito) scrivetemi qui.

 

Fiumi italiani con Oro

 

 

Al Sito ho affiancato una pag. Facebook dove potrete chiedere, leggere, dialogore tra di voi e via dicendo.

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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...trascorrono molti dei loro fine settimana così: un paio di gambali, pala, setaccio posato suun secchio, canaletta e batea, un contenitore per mettervi il ricavato del lavoro cioè l'oro, un paio di panini per il pranzo e poc'altro. In questo intrigante hobby, per i più incalliti la compagnia é solamente un optional, mentre io ad esempio da solo non mi sono quasi mai divertito. Poi ci sono tutte le curiosissime e ingegnose personalizzazioni degli attrezzi, ma questo viene descritto in " mille piatti e canalette". Ne ho conosciuti molti di cercatori d'Oro sparsi nei fiumi italiani: poche frasi, qualche allusione al "lavoro in corso", una moderata e comprensibile diffidenza iniziale da parte di entrambi, poi ci si siede su un sasso a fumare una sigaretta guardando l'acqua che scorre fluida sulla canaletta e si diventa già più amici. Queste persone hanno alle spalle una tradizione tramandata spesso di padre in figlio con una passione che ha delle radici inattaccabili all'evolversi del tempo. Loro sono sempre lì, con gli stessi attrezzi e malizie che custodiscono gelosamente e non si lasciano certo deprimere da una possibile giornata sfortunata. Ecco, secondo me spetterebbe per così dire a questi lo scettro del cercatore d' Oro, anche perché se detti individui non avessero perseverato così a lungo nella loro tradizione...  non ci sarebbero adesso altri che mantengono viva questa attività, pur facendolo oramai per gioco e quasi sempre in compagnia di un buon amico con cui poi magari andare a concludere la giornata in qualche trattoria come si suole dire "di fuori porta".

In questa sez. del sito dedicata appunto a descrivere i fiumi italiani con oro, ho cercato di essere sufficientemente chiaro ed esauriente, pur talvolta descrivendo posti che in prima persona non ho neanche conosciuto. Sarei quindi grato agli utenti stessi di questo sito se mi segnalassero inesattezze del mio operato; idem dicasi se m'inviaste del materiale per arricchire o ampliare ulteriormente queste pagine.

 

 

 

Come mai c'è

 

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L'Oro é disseminato nelle rocce di molte regioni italiane: si hanno avute segnalazioni della sua presenza in Liguria, Triveneto, Emilia, Toscana, Calabria, Lazio, Sicilia e Sardegna. La principale zona aurifera esistente in Italia é però quella delle Alpi Occidentali, dal Gruppo del Monte Rosa fino all'Appennino Ligure, il tutto denominato Gruppo di Voltri. Si tratta di giacimenti sia ad oro associato a solfuri metallici (ed é la maggior parte) sia ad oro nativo "libero" e cioè ben visibile nel quarzo. Questi sono i Giacimenti Primari e la loro esistenza in Piemonte e Valle d'Aosta costituisce la motivazione originaria della presenza dell'oro nei letti di moltissimi fiumi e torrenti che solcano la regione, cioè dei Giacimenti Secondari. Circa 500.000 anni fa si ebbero quattro periodi di glaciazioni che coprirono di ghiaccio tutta la Pianura Padana: i ghiacciai, movendosi come sempre da monte verso valle, triturarono immense quantità di rocce tra cui quelle dei giacimenti auriferi, laminando nel loro lento strisciare le particelle d'Oro staccate dalla roccia madre (se ti interessa approfondire un pochino il concetto appena descritto vedi il processo post-glaciale della Val d'Aosta). Quando i periodi glaciali terminarono, ritirandosi lasciarono la piana piemontese e lombarda ricoperta dei detriti trascinati con sé, formando le ben note colline moreniche ed anche il cosiddetto "materasso alluvionale". Laddove il materasso viene intaccato dai fiumi e dai torrenti, specialmente durante i periodi di piena, si ha una concentrazione del materiale aurifero in determinati punti del corso d'acqua perché le sponde di detti fiumi, sotto l'azione della corrente vengono erose. Tutto il materiale viene quindi trasportato verso valle per poi essere ridepositato, secondo pesi specifici decrescenti, nei momenti di perdita di potenza e velocità dell'acqua che può esser determinata ad esempio da un allargamento dell'alveo o da una curva : é in questo modo che si formano le cosiddette "punte", cioè zone con una particolare concentrazione di Oro e materiali comunque pesanti. Nella foto, alcune scagliette, talvolta anche piuttosto spesse, del fiume Adda; puoi anche vedere una pepitina trovata sull'Elvo.

 

 

 

 

Oltre ai corsi d'acqua che nel Sito hanno loro schede dedicate, Fabio Belloni mi ha gentilmente fatto sapere d'averne trovato (cosa certa) nel Malone, nel Marcova, nel Marmazza, nel Po, Serio, Sesia, Scrivia, Valsorda e nel Viona. Puoi leggere per esteso le sue osservazioni.

 

 

 

Quelle che troverete disponibili negli approfondimenti a lato sono punte classiche frequentate da vari cercatori per molti anni, ma considerando sia il tempo che è passato sia che le medesime possono cambiare in ricchezza addirittura di stagione in stagione è possibile che talune non siano attualmente "redditizie". Si tenga però presente che queste punte sono comunque sovente situate in tratti particolarmente interessanti del fiume e quindi, spostandosi nelle vicinanze, potrebbe sussistere la possibilità d'individuarne altre nuove e generose. VEDERE UNA NOTA.

 

 

 

Inoltre, a titolo di esempio, lo spunto di alcuni vostri dialoghi su questi argomenti che avete inserito nelle mie pag. Facebbok e consultabili nella medesime. 1) Dal post di P. Pileggi: ".....io e l'amico Fabio abbiamo effettuato una veloce prospezione sul fiume Seveso, a Palazzolo Milanese , ... al primo assaggio abbiamo trovato una scaglietta di oro (foto purtroppo un po' sfocata) e una decina più piccole in seguito. Da questo POSSIAMO quindi dichiarare che Il Seveso E' UN FIUME AURIFERO !".

2) Dal Post di Poltronieri: "...c’è qualcuno di voi che ha mai fatto ricerca nel Sesia zona Alagna Valsesia ? Risposta di Arkham: se vai in zona miniera alla sorgente ne trovi di certo; con gli scout di Gattinara ne trovammo anni fa dopo Scopello. Quindi Sul Sesia vai sicuro, ma ancor più negli affluenti che scendono dalle montagne.

3) Ciri comunica di aver trovato oro (foto qui a lato) nel torrente Maso, affluente del fiume Brenta (Trentino Alto Adige),

 

 

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Approfondimenti di questa pagina

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 Semplici Appunti: 1)nell'Intrino e suoi torrentelli attigui è risaputa presenza di Oro. 2)Valganna e Olona, brevissima nota sul loro oro.

3) Oro del t. Maso (Trentino Alto A).

 

 

 

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