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Sono
sempre stato fortemente incuriosito dai cercatori di Oro alluvionale
e dai loro personali accorgimenti per cercar di ottenere la miglior resa dal
punto scelto per il lavoro. L'
attrezzatura usata, scalette, piatti e poco altro, é ben poca a
vederla così, nel senso che non sembrerebbe lasciar molto spazio all' inventiva.
Questi utensili invece, a partire dalla semplice pala per raccogliere
il materiale da "lavare", sono sovente oggetto di ingegnose
personalizzazioni e modalità d'uso, le quali possono realmente
determinare il risultato quotidiano ai cercatori d'oro, non solo per
quanto riguarda i depositi alluvionali, ma anche per l'oro nativo
rinvenibile nei torrenti auriferi alpini. |
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Riferendosi in questa pagina alla
canaletta portatile (detta anche scaletta o asse, a seconda dei
luoghi) e non all'installazione dei lunghi "sluices"
tipo quello finlandese visibile nella foto qui sotto, uno dei
suoi antenati è sicuramente
l'ingombrante Banco
(se vuoi vedine la scheda)
che si usava per cercare oro nell'Adda e nella zona di Vigevano. |
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Oggigiorno però, per la
ricerca amatoriale si usano le ben più pratiche e leggere canalette che,
siano esse di legno o di plastica, siano ancora strutturate a gradini o
siano invece questi ultimi sostituiti da altri componenti
(tappetini, miner moss ecc. vedi
in vocabolario) si distinguono sostanzialmente in due
tipi : quelle da fiume
e quelle da torrente. Le prime hanno dimensioni abbastanza ampie, anche
perché taluni cercatori preferiscono immettervi direttamente il
materiale "a palate" anziché usare il più morigerato "palotto",
che è quel mestolone oblungo con il quale una volta i negozianti
raccoglievano dai contenitori la pasta sfusa, farina, riso
etc.
Per immettere direttamente il materiale con la pala, il sistema
più usato nei fiumi
consiste nel posare sulla zona a monte della scaletta un asse
che poggerà sui fianchi della scaletta stessa, di modo che
l'acqua entrerà nella canaletta passando sotto a detto asse
(foto qui a lato). Fatto questo si potrà così versare sul
ripiano, a secchi oppure a palate il materiale setacciato, per
poi da lì farlo scendere, gradualmente, nella canaletta
spingendolo con le mani stesse (Vedi
schede x
imparare a usarle).
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Per quanto riguarda le canalette da
torrente, invece, essendo queste
necessariamente di dimensioni più ridotte, é bene "passarvi il
materiale" con ancor più attenzione (palotto) per non rischiare di veder
"fuggire" le pagliuzze. Se ci si trova nelle vicinanze di una
miniera di Oro nativo
ed é questo che si sta cercando, gli scalini della
can. dovranno essere decisamente più marcati del solito perché questo
tipo di Oro non é piatto come l'alluvionale e quindi ha bisogno di più
spazio per fermarsi. In questa circostanza bisogna guardare velocemente
anche il pietrisco/ghiaia trattenuti dal setaccio per l'eventualità (ghiotta)
di scorgervi un pezzetto di quarzo con un pochino d'Oro. |
foto
di Marco Aresu
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C'è poi la "canaletta con pompa", utile
nei luoghi all'asciutto perché permette, grazie ad un motorino a
scoppio, di far circolare e riutilizzare sempre la stessa acqua che ci
si sarà eventualmente portati seco. Essa, proprio per la limitata
quantità di acqua disponibile, è solitamente non più larga di una
spanna e per riuscire a farla funzionare bene occorreranno
intelligenti accorgimenti di drenaggio e decantazione del liquido,
altrimenti questo diventerà in breve tempo troppo denso (fangoso) e
l'oro non verrà più trattenuto. Attenzione, nel caso si decidesse
di usarla in miniera, assicurarsi di trovarsi in un luogo ove ci sia
un REALE ricambio d'aria e non solo un "apparente"
giro vizioso sempre della stessa sacca d'aria che porterebbe a
lasciarci le penne senza neanche avere il tempo di rendersi conto di
quel che sta succedendo! Infine, e non per ordine d'importanza,
tener presente che in Italia ci sono restrizioni legali
sull'uso di mezzi a motore ecc, quindi prima di utilizzarli
informarsi sulle varie
leggi regionali, cosa che naturalmente vale anche (se
non soprattutto) per le ricerche su fiumi e torrenti. |
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Segnalo infine, a titolo di curiosità,
un'intelligente e simpatica canaletta
per "lavorare" a secco utilizzando l'aria anziché l'acqua: diversi anni
or sono il sig. Deon
Gottardo mi permise gentilmente di utilizzarla qualche volta e se
volete potete leggerne la descrizione in
un'altra mia
pag. Sinceramente non ricordo se il
contesto sia protetto da una qualsiasi forma di brevetto, ma non mi
sembra probabile. |
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Tramite
il link qui a lato potete vedere, se volete, alcuni dei vostri filmati e
foto riguardanti l'attrezzatura in generale, i suoi componenti
per realizzarla ed il suo utilizzo. Si tratta quasi sempre di
"post" già a loro tempo inseriti nella stessa pagina o in
quella in formato Gruppo, ma considerando che con l'aggiunta di
nuovi interventi ecc. i medesimi "scorrono" poi in basso fino a
diventare poco visibili, ho pensato appunto di riordinarli nella
schermata principale, dove li terrò "fissi" e sempre in alto,
quindi ordinati e di facile accesso. Lì troverete (mano a mano
che le aggiungerò, naturalmente) anche foto e video che mostrano
l'uso di canaline/scalette di tipologia moderna, con
tappetino millerighe e via dicendo: idem dicasi per canaline
realizzate con molta inventiva, anche se è da notare che,
seppure a prima vista possano sembrare "strane" se non
addirittura un po' troppo elaborate, in realtà, se le si osserva
con cura nei dettagli che sono fondamentali per la ricerca, sono
pur sempre anch'esse basate sui consueti principi di
funzionamento delle canalette classiche (e conto d'inserire
anche queste ultime perché fattore che ritengo utilissimo a chi
deve ancora imparare. Infine, una NOTA: lì, dove li ho disposti,
non interagitevi, ma limitatevi a guardarli perché quello è il
loro unico scopo. |
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Se
vuoi, vedi le pag. che spiegano come
si usa la canalina o scaletta, canaletta. Se vuoi, esci dalla sezione per imparare e passa alle Schede di Tutti i Fiumi. |
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Approfondimenti di questa pagina |
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