Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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E' un Sito sull'oro con centinaia di pagine utili alle vostre ricerche e dispone anche di Facebook per dialogare ecc. Per la Posta in generale: ho sostituito la mia precedente pagina Facebook (si può ancora consultarla, ma non più scriverci) con una nuova in formato Gruppo, la cui iscrizione è assolutamente gratis e dove potrete inserire domande o argomenti aggiungendo vostri "post", oppure rispondere e dialogare in quelli di altri già presenti.

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Le varie canaline

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Sono sempre stato fortemente incuriosito dai cercatori di Oro alluvionale e dai loro personali accorgimenti per cercar di ottenere la miglior resa dal punto scelto per il lavoro. L' attrezzatura usata, scalette, piatti e poco altro, é ben poca a vederla così, nel senso che non sembrerebbe lasciar molto spazio all' inventiva. Questi utensili invece, a partire dalla semplice pala per raccogliere il materiale da "lavare", sono sovente oggetto di ingegnose personalizzazioni e modalità d'uso, le quali possono realmente determinare il risultato quotidiano ai cercatori d'oro, non solo per quanto riguarda i depositi alluvionali, ma anche per l'oro nativo rinvenibile nei torrenti auriferi alpini.

 

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Riferendosi in questa pagina alla canaletta portatile (detta anche scaletta o asse, a seconda dei luoghi) e non all'installazione dei lunghi "sluices"  tipo  quello finlandese visibile nella foto qui sotto, uno dei suoi antenati è sicuramente l'ingombrante Banco (se vuoi vedine la scheda) che si usava per cercare oro nell'Adda e nella zona di Vigevano.

 

 

Oggigiorno però, per la ricerca amatoriale si usano le ben più pratiche e leggere canalette che, siano esse di legno o di plastica, siano ancora strutturate a gradini o siano invece questi ultimi sostituiti da altri componenti (tappetini, miner moss ecc. vedi in vocabolario) si distinguono sostanzialmente in due tipi : quelle da fiume e quelle da torrente. Le prime hanno dimensioni abbastanza ampie, anche perché taluni cercatori preferiscono immettervi direttamente il materiale  "a palate" anziché usare il più morigerato "palotto", che è quel mestolone oblungo con il quale una volta i negozianti raccoglievano dai contenitori la pasta sfusa, farina, riso etc.

Per immettere direttamente il materiale con la pala, il sistema più usato nei fiumi consiste nel posare sulla zona a monte della scaletta un asse che poggerà sui fianchi della scaletta stessa, di modo che l'acqua entrerà nella canaletta passando sotto a detto asse (foto qui a lato). Fatto questo si potrà così versare sul ripiano, a secchi oppure a palate il materiale setacciato, per poi da lì farlo scendere, gradualmente, nella canaletta spingendolo con le mani stesse (Vedi schede x imparare a usarle).

 

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Per quanto riguarda le canalette da torrente, invece, essendo queste necessariamente di dimensioni più ridotte, é bene "passarvi il materiale" con ancor più attenzione (palotto) per non rischiare di veder "fuggire" le pagliuzze. Se ci si trova nelle vicinanze di una miniera di Oro nativo  ed é questo che si sta cercando, gli scalini della can. dovranno essere decisamente più marcati del solito perché questo tipo di Oro  non é piatto come l'alluvionale e quindi ha bisogno di più spazio per fermarsi. In questa circostanza bisogna guardare  velocemente anche il pietrisco/ghiaia trattenuti dal setaccio per l'eventualità (ghiotta) di scorgervi un pezzetto di quarzo con un pochino d'Oro.

 

                                                                             foto di Marco Aresu

 

 

 

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C'è poi la "canaletta con pompa", utile nei luoghi all'asciutto perché permette, grazie ad un motorino a scoppio, di far circolare e riutilizzare sempre la stessa acqua che ci si sarà eventualmente portati seco. Essa, proprio per la limitata quantità di acqua disponibile, è solitamente non più larga di una spanna e per riuscire a farla funzionare bene occorreranno intelligenti accorgimenti di drenaggio e decantazione del liquido, altrimenti questo diventerà in breve tempo troppo denso (fangoso) e l'oro non verrà più trattenuto. Attenzione, nel caso si decidesse di usarla in miniera, assicurarsi di trovarsi in un luogo ove ci sia un REALE ricambio d'aria  e non solo un "apparente" giro vizioso sempre della stessa sacca d'aria che porterebbe a lasciarci le penne senza neanche avere il tempo di rendersi conto di quel che sta succedendo! Infine, e non per ordine d'importanza, tener presente che in Italia ci sono restrizioni legali sull'uso di mezzi a motore ecc, quindi prima di utilizzarli informarsi sulle varie leggi regionali, cosa che naturalmente vale anche (se non soprattutto) per le ricerche su fiumi e torrenti.

 

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Segnalo infine, a titolo di curiosità,  un'intelligente e simpatica canaletta per "lavorare" a secco utilizzando l'aria anziché l'acqua: diversi anni or sono il sig. Deon Gottardo mi permise gentilmente di utilizzarla qualche volta e se volete potete leggerne la descrizione in un'altra mia pag. Sinceramente non ricordo se il contesto sia protetto da una qualsiasi forma di brevetto, ma non mi sembra probabile.

 

 

Tramite il link qui a lato potete vedere, se volete, alcuni dei vostri filmati e foto riguardanti l'attrezzatura in generale, i suoi componenti per realizzarla ed il suo utilizzo. Si tratta quasi sempre di "post" già a loro tempo inseriti nella stessa pagina o in quella in formato Gruppo, ma considerando che con l'aggiunta di nuovi interventi ecc. i medesimi "scorrono" poi in basso fino a diventare poco visibili, ho pensato appunto di riordinarli nella schermata principale, dove li terrò "fissi" e sempre in alto, quindi ordinati e di facile accesso. Lì troverete (mano a mano che le aggiungerò, naturalmente) anche foto e video che mostrano l'uso di canaline/scalette di tipologia moderna, con tappetino millerighe e via dicendo: idem dicasi per canaline realizzate con molta inventiva, anche se è da notare che, seppure a prima vista possano sembrare "strane" se non addirittura un po' troppo elaborate, in realtà, se le si osserva con cura nei dettagli che sono fondamentali per la ricerca, sono pur sempre anch'esse basate sui consueti principi di funzionamento delle canalette classiche (e conto d'inserire anche queste ultime perché fattore che ritengo utilissimo a chi deve ancora imparare. Infine, una NOTA: lì, dove li ho disposti, non interagitevi, ma limitatevi a guardarli perché quello è il loro unico scopo.

 

 

Se vuoi, vedi le pag. che spiegano come si usa la canalina o scaletta, canaletta.

Se vuoi, esci dalla sezione per imparare e passa alle Schede di Tutti i Fiumi.

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

 

 

 

 

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Indicazioni stradali con Google

Puoi collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome  (vedi qualche esempio).

Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.