Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Rocce & Minerali

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

Sezioni principali di questo Sito:

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Collaboratori e corrispondenti

   

Le pagine sui "minerali o metalli" in generale sono una piccola sottosezione di questo Sito che è invece espressamente dedicato alla ricerca dell'oro ed ai cercatori d'oro.

 
 
Gli elementi naturali
che ci sono in natura:
Afnio (Hf)
Alluminio (Al)
Antimonio (Sb)
Argento (Ag)
Argo o Argon (Ar)
Arsenico (As)
Astato (At)
Attinio (Ac)
Azoto (N)
Bario (Ba)
Berillio (Be)
Bismuto (Bi)
Boro (B);
Bromo (Br)
Cadmio (Cd)
Calcio (Ca)
Carbonio (C)
Cerio (Ce)
Cesio (Cs)
Cloro (Cl)
Cobalto (Co)
Cripto o Kripton (Kr)
Cromo (Cr)
Disprosio (Dy)
Elio (He)
Erbio (Er)
Europio (Eu)
Ferro (Fe)
Fluoro (F)
Fosforo (P)
Francio (Fr)
Gadolinio (Gd)
Gallio (Ga)
Germanio (Ge)
Idrogeno (H)
Indio (In)
Iodio (I)
Iridio (Ir)
Itterbio (Yb)
Ittrio (Y)
Lantanio (La)
Litio (Li)
Lutezio (Lu)
Magnesio (Mg)
Manganese (Mn)
Mercurio (Hg)
Molibdeno (Mo)
Neodimio (Nd)
Neon (Ne)
Nichel (Ni)
Niobio (Nb)
Olmio (Ho)
Oro (Au)
Osmio (Os)
Ossigeno (O)
Palladio (Pd)
Piombo (Pb)
Platino (Pt)
Polonio (Po)
Potassio (K)
Praseodimio (Pr)
Protoattinio (Pa)
Radio (Ra)
Radon (Rn)
Rame (Cu)
Renio (Re)
Rodio (Rh)
Rubidio (Rb)
Rutenio (Ru)
Samario (Sm)
Scandio (Sc)
Selenio (Se)
Silicio (Si)
Sodio (Na)
Stagno (Sn)
Stronzio (Sr)
Tallio (Tl)
Tantalo (Ta)
Tellurio (Te)
Terbio (Tb)
Titanio (Ti)
Torio (Th)
Tulio (Tm)
Tungsteno (W)
Uranio (U)
Vanadio (V)
Xeno o Xenon (Xe)
Zinco (Zn)
Zirconio (Zr)
Zolfo (S)

Con i due termini "roccia o rocce", scientificamente si intendono le parti solide costituenti la Terra. La roccia si trova sotto a quello strato, sottile e importantissimo per la nostra esistenza, di terriccio che ben conosciamo e su cui praticamente posiamo i piedi tutti i giorni. Considerando che il raggio della Terra misura 6370 chilometri e che l'uomo, tramite miniere, pozzi petroliferi ecc. é fin'ora riuscito a perforarla per meno di 10 (!!!), si nota subito che di fatto conosciamo  ben poco della "nostra" Terra e che comunque, parlando di rocce, possiamo solo riferirci a quello che in realtà è una minutissima patina rispetto al lo spessore/profondità del globo. Per quanto riguarda la comprensione della struttura degli strati meno superficiali e noi quindi inavvicinabili l'uomo per ora ricorre a metodologie quali lo studio delle dei fenomeni vulcanici o dello onde sismiche e via via si stanno ipotizzando affascinanti teorie al merito sempre più attendibili. Riferendoci allo strato superficiale, quello cioè che realmente conosciamo, possiamo dire che esistono diversi tipi di rocce (che a loro volta contengono altrettanto diversi tipi di minerali) perché ad ambienti diversi corrispondono rocce diverse e che queste sono state scientificamente suddivise, in stretta correlazione alla loro origine/formazione, in tre grandi gruppi detti rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche, che sono sommariamente descritti negli approfondimenti. Sia le rocce sia i minerali che le compongono sono molto importanti per gli esseri umani, i quali ne fanno infatti largo uso nel campo delle costruzioni e della tecnologia dopo averne estratto gli elementi utili: Questi ultimi, novanta per la precisione, sono elencati qui a sinistra, lista dalla quale sono stati omessi alcuni altri elementi creati invece sinteticamente.

Per quanto riguarda i minerali, un minerale è fondamentalmente un corpo solido, inorganico, naturale e costituito da varie combinazioni dei riconosciuti 94 elementi naturali del nostro pianeta: esso è inoltre caratterizzato da peculiarità chimiche che si mantengono identiche in ogni sua parte e ovunque esso risieda. Ad esempio, la pirite è sempre composta dal 53,45% di zolfo e dal 46,55% di ferro. Nei rari casi in cui un minerale è invece costituito da un solo elemento, in gergo viene allora chiamato metallo; i metalli presentano caratteristiche che si rivelarono utilissime sin dai tempi più remoti perché chiaramente riconoscibili, facilmente lavorabili, sagomabili, adattabili insomma alle più disparate esigenze, ma solo pochi di questi si trovano con relativa facilità nella condizione utile di cui sopra, caso in cui vengono definiti "nativi", come ad es. l'oro, l'argento ed il rame: il più delle volte occorre invece estrapolarli da altri minerali in cui presenziano in forma diffusa ma microscopica, con conseguenti difficoltà tecniche. Anche il ferro è un metallo, ma sulla Terra è reperibile nella sua condizione nativa praticamente solo quale residuo di meteoriti giunteci dallo Spazio. Esistono diverse migliaia di minerali, anche perché taluni di essi, reagendo a circostanze date dal clima, umidità ed altri fattori, si trasformano a loro volta in ulteriori minerali con nuove e precise costanti chimiche eccetera, ma soltanto alcuni sono facili a trovarsi, mentre la maggior parte di loro è rara o di difficile reperibilità. Ogni minerale ha suoi precisi metodi di cristallizzazione che dipendono intrinsecamente dalla struttura molecolare dei componenti che lo costituiscono: detta struttura molecolare infatti si dispone sempre con precisi criteri spaziali, dando così origine alle bellissime forme (cristalli) che talvolta ci capita di trovare. Affinché un minerale possa cristallizzare è quasi sempre necessario che disponga di uno spazio limitrofo rimasto libero (un vuoto) e questo spiega il motivo per cui essi riescano ad "esprimere il meglio di loro stessi" nelle tanto ricercate druse o geodi.

 

 

 

quarzo cristalli fumée  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Per importanti approfondimenti sulla Tavola 

 degli elementi c'è l'ottimo tavolaperiodica.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

Miniere varie
minerali
i tre gruppi di rocce
I vulcani
viaggio nella Terra
metalli sculture
Ricerche scolastiche

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Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.