Con
i due termini "roccia o rocce", scientificamente si intendono le parti solide
costituenti la Terra. La roccia si trova sotto a quello strato, sottile
e
importantissimo per la nostra esistenza, di terriccio che ben conosciamo
e su cui praticamente posiamo i piedi tutti i giorni. Considerando che il raggio della Terra misura 6370 chilometri e che
l'uomo, tramite miniere, pozzi petroliferi ecc. é fin'ora riuscito a perforarla per meno di
10 (!!!), si nota subito
che di fatto conosciamo ben poco della "nostra" Terra e
che comunque, parlando di rocce, possiamo solo riferirci a quello
che in realtà è una minutissima patina rispetto al lo
spessore/profondità del globo. Per quanto riguarda la comprensione
della struttura degli strati meno superficiali e noi quindi
inavvicinabili l'uomo per ora ricorre a metodologie quali lo studio
delle dei fenomeni vulcanici o dello onde sismiche e via via si stanno
ipotizzando affascinanti teorie al merito sempre più attendibili. Riferendoci allo strato superficiale, quello cioè
che realmente conosciamo, possiamo dire che esistono diversi tipi di rocce
(che a loro volta
contengono altrettanto diversi tipi di minerali) perché ad ambienti diversi
corrispondono rocce diverse e che queste sono state scientificamente
suddivise, in stretta correlazione alla loro origine/formazione, in tre
grandi gruppi detti rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche,
che sono sommariamente descritti negli approfondimenti. Sia le rocce sia i minerali che le compongono sono molto
importanti per gli esseri umani, i quali ne fanno infatti largo uso nel
campo delle costruzioni e della tecnologia dopo averne estratto gli
elementi utili: Questi ultimi, novanta per la precisione, sono
elencati qui a sinistra, lista dalla quale sono stati omessi alcuni
altri elementi creati invece sinteticamente.
Per quanto riguarda i minerali, un minerale è fondamentalmente un corpo solido,
inorganico, naturale e costituito da varie combinazioni dei riconosciuti
94 elementi naturali del nostro pianeta: esso è inoltre caratterizzato
da peculiarità chimiche che si mantengono identiche in ogni sua parte e
ovunque esso risieda. Ad esempio, la pirite è sempre composta dal
53,45% di zolfo e dal 46,55% di ferro. Nei rari casi in cui un minerale
è invece costituito da un solo elemento, in gergo viene allora chiamato
metallo; i metalli presentano caratteristiche che si rivelarono
utilissime sin dai tempi più remoti perché chiaramente riconoscibili,
facilmente lavorabili, sagomabili, adattabili insomma alle più
disparate esigenze, ma solo pochi di questi si trovano con relativa
facilità nella condizione utile di cui sopra, caso in cui vengono
definiti "nativi", come ad es. l'oro,
l'argento ed il rame: il più delle
volte occorre invece estrapolarli da altri minerali in cui presenziano
in forma diffusa ma microscopica, con conseguenti difficoltà tecniche.
Anche il ferro è un metallo, ma sulla Terra è reperibile nella sua
condizione nativa praticamente solo quale residuo di meteoriti giunteci
dallo Spazio. Esistono diverse migliaia di
minerali, anche perché taluni di essi, reagendo a circostanze date dal
clima, umidità ed altri fattori, si trasformano a loro volta in
ulteriori minerali con nuove e precise costanti chimiche eccetera, ma
soltanto alcuni sono facili a trovarsi, mentre la maggior parte di loro
è rara o di difficile reperibilità. Ogni minerale ha suoi precisi metodi di
cristallizzazione che dipendono intrinsecamente dalla struttura
molecolare dei componenti che lo costituiscono: detta struttura
molecolare infatti si dispone sempre con precisi criteri spaziali, dando
così origine alle bellissime forme (cristalli) che talvolta ci capita
di trovare. Affinché un minerale possa cristallizzare è quasi sempre necessario che
disponga di uno spazio limitrofo rimasto libero (un vuoto) e questo
spiega il motivo per cui essi riescano ad "esprimere il meglio di loro
stessi" nelle tanto ricercate druse
o geodi.
Per
importanti approfondimenti sulla Tavola
degli elementi c'è
l'ottimo tavolaperiodica.it