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Pagina preparata con
Pollicino.
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"...la
neve è oramai arrivata abbondante e l'inverno è cominciato davvero. Le invio
gli auguri per le feste e per l'anno nuovo tramite una cartolina digitale
che ho realizzato con un soggetto piuttosto singolare...
Si tratta d'
una piccola pepita d'oro che ho
spadellato
sul torrente Elvo (dicembre 2009, nota di z.g.) e che, a guardare con
un po' di fantasia, svela i tratti di una figura femminile, quelli di una
Madonna in preghiera. Che ne dite: bizzarro, no?
La scultura che ho
affiancato a lato rende, a mio
parere, la cosa abbastanza evidente. Nel pezzetto di quarzo, che sembra
quasi incastonato da un abile cesellatore, si delinea la forma del volto e
le striature del metallo fanno pensare alle pieghe del vestito. Che batticuore quando l'ho vista sul
fondo della batea! ". (Da una e-mail inviatami da Pollicino, nota
di z.g.)
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Pollicino mi scrisse poi altre volte e, a tal
proposito, allego qui a seguire il testo di una e-mail che mi mandò
qualche tempo dopo il felicissimo ritrovamento di cui sopra, testo che
ancora una volta (come quello della sua
precedente
pagina) dimostra a mio avviso un positivo (e tutt'altro che comune)
buonsenso. "...Di pepitine non ne ho più trovate, ma prima o
poi il momento magico si replicherà, ne sono sicuro. Nel frattempo,
di soddisfazioni ne ho avute molte: belle scaglie
d'oro che risplendono nel piatto
(batea) con il loro giallo carico. Sono contento di quello che trovo
ma, ad essere onesti, l'emozione maggiore viene sempre dal semplice
stare in riva al fiume, o meglio, nel fiume, con mani e gambe nella
corrente. I bei ritrovamenti sono attimi di elettricità e
adrenalina, certo, ma in fin dei conti solo una ciliegina su una
torta già di per se buonissima.
Nella ricerca dell'oro c'è qualcosa di primordiale, qualcosa che ha a che
fare con l'istinto, con l'affondare le mani negli elementi, con l'indagare
le tracce dei millenni passati che affiorano. Tavole apparecchiate
dalla geologia: strati di pietrisco, rocce frantumate, coste erose
dalle correnti, magnetiti
incrostate nei banchi di argille. Io ci posso mettere il sudore,
l'istinto antico dell'osservare, e
questo per me è piacere allo stato puro. Così come l'andare a pesca
o a funghi, come il semplice camminare tra le pietraie delle
montagne.
L'emozione che talvolta toglie il fiato non è già in tutto questo?" |
Pollicino
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