Il rio
Gorzente, lungo poco meno di 25 Km, scorre nella valle omonima per
confluire infine nel Piota. Nelle sue acque, cosa valida per buona parte
dei torrenti locali, presenziano tracce di oro nativo proveniente dai
filoni auriferi territorialmente distribuiti in questo distretto
minerario; anzi, proprio nell'area compresa tra questo rio ed il Piota,
si trova la maggior parte della massa filoniana, situata, ad esser
precisi, a monte (Sud) dello sbarramento artificiale realizzato presso i
laghi di Lavagnina, fattore che infatti spiega il motivo per cui il Piota sia uno
dei torrenti più ricchi della zona sia dal lato quantitativo sia da
quello qualitativo (cioè numero dei campioni trovabili e loro dimensione).
Per gli stessi motivi di cui sopra, anche nel rio Gorzente c'è oro, e
nei "tempi andati" vi furono trovate addirittura pepite da un etto e via dicendo
(casi isolati, naturalmente, ma che comprensibilmente portarono a vari
ed attenti studi e ricerche pratiche sulla
situazione da parte di esperti, i cui risultati, tra le altre cose,
ci tramandano che il Gorzente ed il torrente Piota "contengono oro dai 10 ai 30
grammi per tonnellata del loro sedimento" ).
Oggigiorno
però (purtroppo) tali sorprendenti esempi sono diventati assai più
improbabili; dal canto suo (positivamente) si tenga invece conto che, anche se ci
si dovesse quasi sempre "accontentare" di esemplari
piccolissimi rispetto ai menzionati, l'oro
di questo torrente ha comunque una pregevole caratteristica, che è definibile
in "oro
peculiare del Gorzente". In pratica, con un po' di fortuna è
possibile trovarvi campioni che esteticamente hanno delle forme molto
bizzarre e interessanti (il cui motivo forse non lo si è ancora ben
capito) che variano da esemplari ", cioè veri e propri
anellini grezzi, o a fiammiferino, o a forma di croce ecc, cristallizzazioni comprese.
Questa qualità può gratificare ampiamente sia il classico cercatore che
valuta e apprezza semplicemente "a vista" i propri
ritrovamenti sia (e ancor più perché in tale contesto le opportunità
allora potenzialmente aumentano di parecchio) i cercatori interessati al collezionismo di micro; in questo
secondo caso ad es. le foto qui a lato (che Vittorio Mauri mi ha
gentilmente permesso di utilizzare per il Sito) mostrano oro con forme e
cristallizzazioni d'una bellezza indiscutibile e che in altri fiumi
italiani sono a dir
poco rare, mentre in questo singolare corso d'acqua, pur necessitando ovviamente
di capacità e di fortuna (... che questa non guasta mai ...) se si
vuole ci si può dedicare appositamente con l'intenzione di trovare
questa pregevole tipologia di oro, oltre alle campionature per così
dire "classiche" che offre .
Infine, visto
che siamo "in argomento" ne approfitto per ricordare che
quando si agisce presso torrenti o torrentelli alpini incassati tra
rocce e/o dirupi, per darsi la possibilità di ottenere i
migliori risultati, non è il caso di cercare depositi di materiale
pesante sui loro fianchi come si è altrimenti soliti fare sui grandi
fiumi, ma è invece meglio concentrare le proprie ricerche scavando nel
letto stesso del corso d'acqua, come già descritto
in altra pagina; quindi va da sé che a tale proposito
bisognerebbe approfittare di periodi nei quali questi hanno meno
acqua/corrente del solito.