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Presso
determinati corsi d'acqua, oltre alle classiche scagliette o pepitine,
c'è anche il cosiddetto oro peculiare; anzi, in alcuni torrenti,
è tutt'altro che rara
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rara la
possibilità di
trovarne.
Col termine
"oro peculiare" ci si riferisce a quando il metallo in
questione si manifesta con forme molto caratteristiche, ripetitive,
cioè non casi esclusivi dettati da un singolo evento) che esteticamente
non rientrano nella norma rispetto a quelle del solito oro che
troviamo.
Su questo
argomento, in Italia a farla un po' da padrone è tutta la Val
d'Orba, intesa con le sue varie diramazioni laterali e loro relativi
torrenti o rii ecc. che vi scorrono; nei medesimi, con un poco di
fortuna è infatti possibile trovare ad es. oro a filetti (tipo
dei fiammiferini), o a forma anulare (filetti concentrici fino a
concludere o quasi la forma di un anello) ed altro ancora.
Le
3 immagini che ho aggiunto qui a lato mostrano degli esempi di oro peculiare
sicuramente interessanti: si tratta di differenti campioni che hanno però
struttura molto
simile, costituita cioè da uno o più filetti "aggrovigliati"
fino a formare delle matassine (prima foto, ma ancor più
dettagliatamente nella terza), o singoli filamenti
intrecciati (sec. foto).
Entrambi gli esemplari provengono dalla
V. d'Orba, come
già detto, ma si noti, da differenti
torrenti ... e dunque testimoniano la veridicità di quanto ho appena descritto sulla
possibilità di trovare oro peculiare in questo distretto aurifero.
Anche il campione qui a lato è a dir poco bellissimo pur avendo misure e
peso assai contenuti: questa pagina sostanzialmente è rivolta a quando l'oro
va apprezzato non per il suo peso o la quantità numerica degli esemplari
trovati in un giorno ecc, ma per le sue caratteristiche.
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Pepitina del
Piota (foto proprietà M. Tagliavini)
Piccolissimo, ma splendido "filamento" d'oro trovato nel fiume Orba (foto proprietà
F.D.
Altro
es. di oro peculiare dell'Orba: si tratta (estens. max. 3 mm.) di filamenti
sovrapposti fino a formare la cosiddetta "matassina" (foto
proprietà F.D.) |
Altri 3 esempi,
riguardanti la stessa zona, sono disponibili in questa
pagina. Idem dicasi in
quest'altra. |
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Dimensioni. In questo
caso le dimensioni dei 3 ritrovamenti sono molto piccole: l'enorme
ingrandimento su carta millimetrata del primo oggetto serve infatti a |
capire facilmente quali
siano le sue reali
misure, ma si possono trovare senz'altro dei campioni analoghi significativamente più grandi. Il secondo esemplare è ancora più
piccolo (circa la metà rispetto al primo) e si può
dire che a livello collezionistico rientri nell'ambito delle cosiddette micro
, dove con questo termine non s'intende qui sminuire
alcunché, ma solo riferirsi a una precisa e definita tipologia di
collezionismo praticata da molti (vedi
descrizione in breve). La
foto a lato mostra il Rio Secco in "versione invernale", con
tanto di canaletta: anch'esso scorre in quest'area e merita menzionarlo
(anzi, eccome se merita ...) perché contiene sia il peculiare sia vistosi granelli talvolta molto
gratificanti, tant'è che parecchio tempo fa conobbi di persona un paio
di cercatori che dedicavano le loro |
Il Rio
Secco in una bella immagine invernale, con tanto di canaletta (foto
proprietà F.D.) |
attività proprio
a questo piccolo corso
d'acqua (che di acqua però non di rado ne ha ben poca) e ne traevano
grandi soddisfazioni. P.S.
Sempre a proposito di "particolarismi", nel caso si trovassero
piccolissime sfere d'oro, cioè minute palline perfettamente sferiche,
vedere questa
pagina |
Qui c'è anche una pagina
che mostra oro trovabile ancora
su quarzo "lavando". |
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