Uso,
come base della canaletta,
la mia in policarbonato alveolare lunga
cm. 87 e larga cm. 32,5 che pesa 700 grammi. Ho scelto questa
"soluzione" perché oltre alla leggerezza ha il vantaggio di avere il
fondo particolarmente rigido. Su questa canaletta sistemo i fondi di
ritenuta e sopra appoggio (SOLO APPOGGIATA) una tramoggia che occupa
tutta la larghezza della canaletta. Non è altro che una scatola con
un piano interno inclinato che convoglia e distribuisce acqua e
sabbia sulla canaletta.
TRAMOGGIA, le sue funzioni: 1) Contenere la sabbia che dovremo
lavare. 2) Regolare il flusso d’acqua e la distribuzione della
sabbia.
Ho costruito questa tramoggia utilizzando fogli di plexiglass da 3
mm., angolari in alluminio e sezioni di tubo di plastica bianca diam.
10-12 cm. E’ larga quanto la canaletta 32,5 cm. lunga cm. 28 e alta
cm. 19 con capienza del comparto "C" di 5.300 cc. e capienza totale della
tramoggia "C+D" (vedi schizzo) = 8.800 cc.
Il piano di scivolo A è inclinato verso monte e l’acqua che scivola
su questo piano trascina la sabbia sino a farla cadere sul deviatore
B che, per la sua posizione proprio all’inizio della canaletta,
consente di sfruttare completamente tutta la lunghezza dei
tappetini. L’inclinazione del piano A, la caduta sul deviatore B e
l’inclinazione della canaletta fanno sì che l’acqua acquisti la
giusta velocità per permettere al “leggero” di essere trascinato
senza difficoltà sopra ai tappetini sino allo scarico e quindi
eliminato.
Il piano di scivolo A è fissato solo per mezzo di una sezione di
tubo di plastica (diam. 12 cm.) e questa giunzione elastica
consente, variando l’inclinazione del piano (vedi frecce nel
disegno), di variare l’apertura tra il piano di scivolo e il
deviatore e questo permette di regolare il flusso (quantità)
dell’acqua che passerà sulla canaletta. Così regolata l’acqua che,
con il secchio, abbiamo versato riempiendo la tramoggia, impiega del
tempo a defluire, tempo utile per riempire nuovamente il secchio e
dare così una "quasi" continuità di flusso d’acqua sulla canaletta.
Uso un secchio rettangolare perché, appoggiandone di piatto
un suo fianco sul bordo
della tramoggia, è molto più veloce nello svuotamento. Ogni versata
di secchio porta nella tramoggia circa 10-12 litri d’acqua.
Nella tramoggia è posizionato un cestello a due scomparti (C e D)
che rimane sollevato dal piano di scivolo (A) 1-2 cm. Questo
cestello è fatto con una rete metallica con maglia della stessa
dimensione di quella che uso in fase di setacciatura. La zona C
viene riempita con la sabbia, circa 1/3 di secchio (3-4 decimetri
cubici). L’acqua che dal secchio viene versata nella zona D allaga
completamente la tramoggia e una parte della sabbia attraversa la
rete del cestello e inizia il suo percorso "a scendere".
FONDO DI RITENUTA.
Per quanto si possa versare acqua in continuo è impossibile avere un
flusso regolare e di fatto ripetutamente, durante il lavoro, la
canaletta può rimanere senza scorrimento d’acqua. Questo esclude la
possibilità di usare come fondi di ritenuta celle o gradini come
nelle canalette tradizionali.
L’unica
alternativa possibile rimangono gli zerbini a ricciolo di vinile o
i
vari tappeti di simil-erba. Dopo varie sperimentazioni ho deciso di
dividere i tappeti di fondo in due sezioni.
Per la prima ho scelto un tappeto a riccioli di vinile (A) (miner
moss) a maglia morbida non molto spessa lungo cm. 30, per la
seconda un tappeto di gomma simil-erba (B).
I fili d’erba di questo tappeto sono verticali, ben distanziati ed
elastici e i granelli di sabbia nella loro discesa colpendo le punte
sporgenti creano una vibrazione che consente al pesante di
sedimentare sempre più in profondità.
In alternativa a questo tappeto uso un miner-moss morbido di colore
rosso.
La divisione del fondo in due sezioni consente ogni 5-6 secchi di
levare il primo tappetino, dargli una risciacquata veloce e
conservare la minima quantità di concentrato in una
batea,
riposizionare il tappeto e continuare il lavaggio.
Ho ormai verificato che oltre il 95% dell’oro è in questa prima
parte, riesce a sfuggire solo qualche rara
scaglietta (quelle di
maggiore dimensione, probabilmente per un effetto vela) che comunque
andrò a recuperare a fine giornata o dopo una quindicina di secchi
risciacquando il secondo tappeto.
NOTA. Per vederla in azione,
questo video (18/8/2019) secondo me è molto descrittivo