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In natura esistono diversi tipi di rocce perché ad ambienti diversi
corrispondono rocce diverse ed esse sono state geologicamente
classificate (a seconda della loro origine e formazione) in rocce
ignee, sedimentarie
e metamorfiche.
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LE ROCCE IGNEE. Si tratta di rocce che allo stato fuso erano
più leggere di altre, per cui si accumularono spontaneamente nei
livelli più superficiali del globo formando la cosiddetta crosta
continentale. Esse sono costituite per la maggior parte da Silicie
(70% circa), Alluminio, Ferro, Calcio e oltre ad essere dunque
quelle più vicine alla superficie, rappresentano anche il tipo di
roccia che sulla Terra cristallizza più facilmente, contesti che al
lato pratico la rendono la più utile ai cercatori di minerali. Le
rocce Ignee si dividono a loro volta in intrusive,
effusive e filoniane: le prime non raggiunsero (a quei
tempi) la superficie ma si solidificarono "al chiuso", mentre le
effusive giunsero all'esterno ancora liquide sottoforma di lava o
magma. Da questo ne deriva che alcune "differenti" rocce hanno
addirittura identica composizione chimica, ma riportano diverso nome
perché si presentano con aspetto disuguale: le intrusive infatti
hanno una grana strutturale più grossa delle effusive perché
impiegarono maggior tempo a raffreddarsi rispetto a quelle giunte in
superficie. Per quanto riguarda invece le rocce filoniane,
come già lascia intuire il nome, si tratta di rocce ignee che al
loro stato liquido s'intrufolarono in spaccature di roccia già
solida, riempiendole per poi "raffreddarsi" a loro volta; un esempio
classico é dato dalle bianche vene (filoni) di
quarzo
che si notano facilmente sulle pareti rocciose delle montagne.
L'immagine sottostante mostra il processo di formazione delle
intrusive ed effusive; seguono i nomi di alcune loro rocce: le voci
allineate costituiscono vicendevolmente il tipo di roccia
equivalente nell'altra situazione perché hanno identica composizione
chimica.
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ROCCE
INTRUSIVE ROCCE EFFUSIVE
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Gabbro
=
Basalto |
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Diorite
=
Andesite |
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Granito
= Riolite, Ossidiana |
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LE ROCCE SEDIMENTARIE. Si
tratta di un tipo di rocce che si sono formate nei modi più
diversi, e se le rocce ignee costituiscono la maggior parte della
crosta terrestre, anche le sedimentarie occupano, per altri motivi,
un ruolo importante in detto ambito.
Ecco come
si formano: quando il materiale sciolto nell'acqua, per azione della
gravità si deposita sul fondo di un bacino, avviene appunto la
cosiddetta sedimentazione. Questo avviene indipendentemente dalle
dimensioni del bacino di cui sopra, ma sicuramente i fenomeni più
consistenti di questo processo si svolsero sul fondo dei mari e
degli oceani. Infatti, piante, sabbia, pietrisco, fango e simili
vengono costantemente trasportati dai fiumi sino al mare, dove si
mischiano a sale ed altri composti locali quali ad esempio residui
di pesci morti eccetera: il tutto va ad accumularsi (sedimentarsi)
sul fondo marino e lì la pressione delle acque, unita a l'azione
chimica che si crea quando quei corpi variegati entrano in contatto
tra loro, stratifica il materiale , il quale viene inoltre
gradualmente compattato dal peso di altro materiale in arrivo e, a
lungo andare, si trasforma in roccia appunto definita
sedimentaria. Queste rocce, a seconda della loro costituzione
sono suddivise in "clastiche" (se di origine minerale), "organogene"
(se costituite da materiale organico quale corallo, conchiglie o
legno), oppure "chimiche" (quando si tratta di precipitati di
soluzioni chimiche); i
calcari
e le dolomie sono assai frequenti tra le rocce
sedimentarie e qui a lato pagina c'è una scheda che li descrive.
Infine,
una curiosità: le rocce sedimentarie più antiche della Terra si
depositarono tremila milioni di anni fa, prima ancora che
l'atmosfera fosse del tutto compiuta. |
LE ROCCE METAMORFICHE. Le rocce metamorfiche sono dette
così perché furono sottoposte a variazioni della loro struttura e
composizione. Si tratta infatti di rocce ignee o sedimentarie che hanno
subito profonde trasformazioni e le principali cause di questi loro
mutamenti sono solitamente da attribuirsi al calore e/o alla
pressione che le interessarono in determinate situazioni.
Può accadere
infatti che masse di magma fuso vengano a contatto con rocce già
consolidate: da questo contatto deriveranno rocce metamorfiche. Idem dicasi
quando rocce soprastanti esercitano una pressione (peso) elevatissima sugli
strati inferiori. Queste trasformazioni avvengono in rocce e minerali già
allo stato solido, per cui si verificano in perpetuo anche ai giorni nostri:
il calore e/o la pressione causano la rottura dei minerali con conseguente
necessaria riorganizzazione dei loro atomi in nuove strutture più
compatibili alla situazione. |
Un
esempio evidente é dato dalla Mica e dai Granati, due minerali che
stanno spesso e volentieri insieme: la prima si è formata e
cristallizzata allineandosi e stratificandosi in foglie sottili a
causa delle pressioni locali, mentre i granati,
avendo
struttura assai più robusta si sono sviluppati egregiamente in ogni
direzione. Anche la foto qui a lato riporta un chiaro esempio del
discorso di cui sopra: si tratta di grigi cristalli di Muscovite (é
una delle tante varietà di Mica) associati a cristalli di Apatite:
come si può notare gli atomi di questi ultimi sono ben distribuiti
in ogni verso perché la durezza di questo minerale corrisponde a
valore 5 nella Scala di Mohs,
mentre la Muscovite si aggira solo sul 2. |
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SEGUE un breve dialogo
sul ritrovamento di una determinata pietra e che potrebbe tornare utile
a coloro che s'imbattono in simili "oggetti" e
non dispongono ancora di conoscenze in materia per
catalogarli.
DOMANDA
di
D.S. Ciao a tutti e
scusate la domanda che non c'entra con il Gruppo ma ho trovato questa
pietra in montagna e ne sono molto incuriosito: sapete dirmi di cosa si
tratta?
MIA RISPOSTA (Z.G.) Ciao,
non hai scritto nel Gruppo, ma nella
pag. vecchia che ho deciso di utilizzare per altre cose, cioè
video ecc.
Comunque sia, sembrerebbe una pietra/roccia granatifera consunta
dall'acqua o dagli agenti atmosferici nel corso dei tempi (e nella tua
zona i granati sono a dir poco abbondanti, ad es.
miniera d'Herin e montagne
circostanti). Per averne la certezza dovresti però scalfirla in un punto
per vederne l'interno, ma se ti piace lasciala così com'è perché in ogni
caso, granati o no, il valore resta ugualmente puramente estetico e non
economico. Saluti da Z.G.
D.S. Grazie per la
risposta! Il fatto è che dov'è stata trovata non ha nulla a che vedere
con miniera di herin ed era in mezzo a un bosco che non ha neppure
pareti rocciose vicino! Proprio non capisco. Proverò a scalfirla grazie.
Z.G. In tutta quella
vasta area, cioè fin quasi ad
Aosta, questo fianco della Valle principale è costituito
abbondantemente da rocce del tipo che ti ho specificato (la zona di
Bellecombe, ben nota e graditissima ai cercatori di minerali ne è il
migliore esempio), idem dicasi per altre singole località della Regione,
quindi in quei posti è cosa normalissima trovar rocce granatifere anche
semplicemente nel
terreno,
come pietre comuni, per capirci. La famiglia dei granati inoltre si
suddivide a sua volta in molteplici varietà a seconda della loro
composizione chimica, del
loro colore e cristallizzazione (rosso scuro o chiaro, verde,
arancione ecc.) e si chiamano ad es. Almandino, Epidoto, Hessonite e via
dicendo. |
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