Quando
sul fiume laviamo con la canaletta o con piatti e batee le sabbie
aurifere, lo scopo è quello di eliminare dal materiale che abbiamo
prodotto con la setacciatura tutte le componenti con basso peso
specifico: argilla, mica,
quarzo. Proseguendo con queste operazioni
di lavaggio ed eliminando progressivamente le componenti leggere,
otterremo una sempre più alta “concentrazione” delle componenti
pesanti, da qui il nome di “CONCENTRATO” a quel che si ottiene. A
seconda del corso d’acqua dove si è lavorato, questi concentrati
hanno composizione in percentuale diversa. In alcuni casi avremo
maggiormente GRANATO (colore rosso - rosso arancio), in altri corsi
d’acqua è la MAGNETITE presente in maggiore quantità e altre
componenti pesanti sono comunque presenti in concentrazioni minori.
La magnetite è il minerale molto comune e diffuso su tutto il
pianeta. Rappresenta il principale minerale accessorio delle
rocce
basaltiche ed è comune anche nelle rocce
metamorfiche. Nei
concentrati si presenta in granuli neri, nero grigiastri. Ha peso
specifico: 5,1 – 5,2. La magnetite ha un alto tenore di ferro (oltre
il 60%) ed è il minerale con le più intense proprietà magnetiche e
proprio per la sua caratteristica di poter essere attratta da un
campo magnetico è la componente che più facilmente può essere
eliminata da un concentrato perché si possa poi più facilmente e con
meno materiale proseguire per recuperare le scagliette d’oro.
La magnetite a seconda dei fiumi o torrenti dove si è lavorato può
assumere un aspetto leggermente diverso. Sul
fiume Ticino la componente
maggiore dei concentrati è rappresentata dai granati, ma di
magnetite ce n’è pur sempre. Sulla parte alta del Ticino la
magnetite si trova in forma di granuli neri lucenti, di misura sino
a tre - cinque millimetri, poi, scendendo il corso del fiume, se ne
trova di sempre più fine, da micro-granuli sino ad un polverino nero
finissimo, come da foto. E’ in questa forma, quando in contemporanea l’oro è di
piccolissime dimensioni, spesso di dimensioni micrometriche, che
l’uso della calamita per estrarre la magnetite dal concentrato
richiede una precisa
metodica ad evitare che la massa della magnetite attratta dalla
calamita inglobi una parte delle piccole scagliette d’oro.
Il metodo che sotto descrivo e
che ho ampiamente sperimentato posso garantirvi dà ottimi risultati.
La calamita:
in commercio non facilmente si trovano calamite adatte. Le più
potenti al "neodimio" per questa operazione sono poco raccomandabili
proprio in virtù della loro potenza di attrazione: il rischio è
infatti che la magnetite venga “risucchiata” in massa trattenendo
anche una parte non trascurabile di altre componenti del concentrato,
comprese scagliette d’oro. Ritengo che le calamite rotonde che sono
negli altoparlanti (dagli sfasciacarrozze se ne trovano in
quantità e di varie misure) siano le più adatte all’uso.
Come usarla:
Usare la calamita "a nudo" è sconsigliabile in quanto risulta poi
operazione complicata staccare completamente la magnetite che ha
attratto. Per rendere il "distacco" semplice, è sufficiente
interporre tra la calamita e il concentrato uno strato che impedisca
il contatto diretto, qualcosa che permetta, una volta raccolta la
magnetite, di allontanare la calamita in modo che, non più
trattenuta dal campo magnetico, la magnetite possa facilmente essere
messa da parte.
Il sistema più semplice è quello di mettere la calamita in un
sacchetto di plastica (non troppo sottile). Avvicinando il sacchetto
al concentrato (1) che abbiamo nella batea, la magnetite verrà attratta e
si attaccherà al sacchetto (2). A questo punto si rivolta il sacchetto
e, allontanata la calamita, si potrà togliere la magnetite raccolta
dal sacchetto (3) e posarla in un contenitore a parte, così che il
sacchetto potrà di nuovo essere riutilizzato.
Inoltre.
Un attrezzo decisamente più efficiente può essere acquistato nei
siti internet, ma lo si può anche realizzare in proprio inserendo una
calamita in un contenitore di plastica di diametro poco superiore a
quello della calamita stessa. Come costruirselo è descritto negli approfondimenti qui
a destra.