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Magnetite eliminarla

 

 

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                  Z.G: pagina che ho fatto insieme a  Giuseppe Rizzi

Eliminare magnetite da concentrato aurifero

Quando sul fiume laviamo con la canaletta o con piatti e batee le sabbie aurifere, lo scopo è quello di eliminare dal materiale che abbiamo prodotto con la setacciatura tutte le componenti con basso peso specifico: argilla, mica, quarzo. Proseguendo con queste operazioni di lavaggio ed eliminando progressivamente le componenti leggere, otterremo una sempre più alta “concentrazione” delle componenti pesanti, da qui il nome di “CONCENTRATO” a quel che si ottiene. A seconda del corso d’acqua dove si è lavorato, questi concentrati hanno composizione in percentuale diversa. In alcuni casi avremo maggiormente GRANATO (colore rosso - rosso arancio), in altri corsi d’acqua è la MAGNETITE presente in maggiore quantità e altre componenti pesanti sono comunque presenti in concentrazioni minori.

La magnetite è il minerale molto comune e diffuso su tutto il pianeta. Rappresenta il principale minerale accessorio delle rocce basaltiche ed è comune anche nelle rocce metamorfiche. Nei concentrati si presenta in granuli neri, nero grigiastri. Ha peso specifico: 5,1 – 5,2. La magnetite ha un alto tenore di ferro (oltre il 60%) ed è il minerale con le più intense proprietà magnetiche e proprio per la sua caratteristica di poter essere attratta da un campo magnetico è la componente che più facilmente può essere eliminata da un concentrato perché si possa poi più facilmente e con meno materiale proseguire per recuperare le scagliette d’oro.
La magnetite a seconda dei fiumi o torrenti dove si è lavorato può assumere un aspetto leggermente diverso. Sul fiume Ticino la componente maggiore dei concentrati è rappresentata dai granati, ma di magnetite ce n’è pur sempre. Sulla parte alta del Ticino la magnetite si trova in forma di granuli neri lucenti, di misura sino a tre - cinque millimetri, poi, scendendo il corso del fiume, se ne trova di sempre più fine, da micro-granuli sino ad un polverino nero finissimo, come da foto. E’ in questa forma, quando in contemporanea l’oro è di piccolissime dimensioni, spesso di dimensioni micrometriche, che l’uso della calamita per estrarre la magnetite dal concentrato richiede una precisa metodica ad evitare che la massa della magnetite attratta dalla calamita inglobi una parte delle piccole scagliette d’oro.


 

Il metodo che sotto descrivo e che ho ampiamente sperimentato posso garantirvi dà ottimi risultati.

 


La calamita: in commercio non facilmente si trovano calamite adatte. Le più potenti al "neodimio" per questa operazione sono poco raccomandabili proprio in virtù della loro potenza di attrazione: il rischio è infatti che la magnetite venga “risucchiata” in massa trattenendo anche una parte non trascurabile di altre componenti del concentrato, comprese scagliette d’oro. Ritengo che le calamite rotonde che sono negli altoparlanti (dagli sfasciacarrozze se ne trovano in quantità e di varie misure) siano le più adatte all’uso.


Come usarla: Usare la calamita "a nudo" è sconsigliabile in quanto risulta poi operazione complicata staccare completamente la magnetite che ha attratto. Per rendere il "distacco" semplice, è sufficiente interporre tra la calamita e il concentrato uno strato che impedisca il contatto diretto, qualcosa che permetta, una volta raccolta la magnetite, di allontanare la calamita in modo che, non più trattenuta dal campo magnetico, la magnetite possa facilmente essere messa da parte.

Il sistema più semplice è quello di mettere la calamita in un sacchetto di plastica (non troppo sottile). Avvicinando il sacchetto al concentrato (1) che abbiamo nella batea, la magnetite verrà attratta e si attaccherà al sacchetto (2). A questo punto si rivolta il sacchetto e, allontanata la calamita, si potrà togliere la magnetite raccolta dal sacchetto (3) e posarla in un contenitore a parte, così che il sacchetto potrà di nuovo essere riutilizzato.

 

 

 

 

Inoltre. Un attrezzo decisamente più efficiente può essere acquistato nei siti internet, ma lo si può anche realizzare in proprio inserendo una calamita in un contenitore di plastica di diametro poco superiore a quello della calamita stessa. Come costruirselo è descritto negli approfondimenti qui a destra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

Separatore magnetico

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