Un
attrezzo decisamente più efficiente dell'usare una semplice calamita
(vedi
in pagina precedente a questa) può essere acquistato nei siti internet,
ma lo si può pure realizzare da sé e questo inserendo una calamita in un
contenitore di plastica di diametro poco superiore a quello della
calamita stessa (qui ne ho
usata una da 88mm.). La calamita va forata al centro e il foro
filettato per potervi inserire un bullone che dovrà attraversare
il coperchio del contenitore. Il bullone dovrà avere all’estremità
una impugnatura o barretta che permetta di manovrare agevolmente
l’attrezzo.
Come operare:
1) Uso
mettere il concentrato (uno strato massimo di un paio di centimetri)
in una batea riempita d’acqua.
2) Il
barattolo con la calamita va poggiato sulla superficie dell’acqua e
lo immergo solo quel tanto che serve alla calamita per iniziare ad
attrarre la magnetite. Come mostra la foto a seguire, già a 6-7 cm.
la calamita fa sentire il suo effetto. La magnetite in superficie al
concentrato inizierà a sollevarsi formando piccole "stalagmiti"
ondeggianti. Muovendo in tondo sull’acqua il barattolo e facendolo
ruotare, con decisi movimenti, in senso orario ed antiorario si
permetterà alla magnetite di sgranarsi liberando le altre componenti
del concentrato non magnetiche che potrebbero essere state inglobate
dalla massa di magnetite che tende a risalire.
3)
Quando sotto il barattolo si sarà formato un cono capovolto di
magnetite, sposto il tutto in una seconda batea e, sollevando la
calamita all’interno del barattolo di plastica, la magnetite non più
trattenuta dal campo magnetico cadrà nella batea.
4) Ripeto
in questa seconda batea la stessa operazione di recupero della
magnetite e al termine di questo secondo passaggio, se le operazioni
precedenti si saranno eseguite correttamente, nella massa di
magnetite raccolta non ci saranno più tracce d’oro e la si potrà
eliminare definitivamente.
5) Torno
nuovamente sulla prima batea per ripetere la prima operazione. Può
essere che ora di magnetite in superficie sul concentrato non ce ne
sia più per cui dovrò andare a smuovere il concentrato per
raccogliere quanta magnetite può essere in profondità. Per far
questo immergerò il barattolo e, muovendolo decisamente su e giù
verso il fondo, si creerà sotto di esso una sorta di effetto
"ventosa" che, sollevando e mettendo in movimento scomposto il
concentrato, permetterà al barattolo di raccogliere una gran massa
di magnetite. Questa grezza operazione ingloberà però anche una
certa parte di "altro" concentrato. Sollevando la calamita fuori
dall’acqua si dovrà liberare questa massa di nuovo nella stessa
batea in quanto questa operazione serve solo a portare in superficie
la magnetite.
6) Ripeto
le operazioni descritte ai punti 2-3-4-5 sino alla completa
eliminazione della magnetite dal concentrato. Ora non resta che
eliminare le altre componenti del concentrato nella batea sino ad
arrivare a recuperare le scagliette d’oro.
06-08-2018 Giuseppe