ALBITE. Masse compatte e rari cristallini
idiomorfi.
ANFIBOLI (le differenti specie sono difficilmente distinguibili tra
loro).
Actinolite: Fibre raggiate giallo-chiare o roseo-brune, queste ultime scambiate per
richterite (Bondi et al, 1978). Ornebienda var. edenite: Esili fibre, di color
giallo-paglienno chiaro e lucentezza sericea (Rondolino, 1936).
Richterite: Fibre o laminucce allungate, di colore giallo-bruno chiaro, riunite in fascetti
paralleli o divergenti a ventaglio, o in fascetti di laminucce allungate, di colore roseo con riflessi violacei,
intimamente associato al violano (Rondolino, 1936).
Tremolite. Asbestiforme bianca.
BRAUNITE. Massiccia, granulare o in cristalli
grigio-nerastri (qui lato), con lucentezza metallica e diametro fino a 7
cm. Nel passato veniva chiamata col nome di marcellina una presunta varietà ferrifera di
braunite.
CALCITE. In masserelle spatiche, talora in cristallini fino al cm. Analisi recenti
(Brown et al., 1978) hanno
accertato la presenza di calcite contenente fino al 5% in Sr, con al nucleo
aragonite.
CLORITE. Laminette verdi riferibili alla
kammererite, associate ad oro
nativo (Colomba, 1910).
EMATITE. Lamine grigie metalliche e cristalli laminari. E' presente pure nella
varietà titanifera.
GRANATI. Spessartite, più o meno ricca in
almandino, con percentuali costanti in grossularia e andradite. Si presenta in masse cristalline gialle, giallo-arancio
o rossastre, e più raramente in cristalli rombododecaedrici con dimensioni fino al
cm. Uvarovite: Colomba (1910) segnala la rara presenza al tetto del giacimento di questo minerale,
associato a masse lamellari di ematite e a quarzo, albite, titanite,
kammererite ed oro
nativo, in masserelle verdi o in aggregati di cristallini
verde-smeraldo, talvolta tendenti all'azzurro.
MANGANITE. Raramente presente in aggregati raggiati di cristalli neri lucenti
(Gramaccioli, 1975).
MICHE. Flogopite manganesifera, giallo- brunastra
(Brown et al., 1978).
Fengite manganesifera (alurgite), di colore rosa o rosso-brunastro, in laminette anche di qualche
cm di lato.
ORO. In cristalli fino a 1 mm (Millosevich, 1906; Colomba, 1910) associati ad uvarovite e
kammererite.
PIEMONTITE.
E' In cristalli aciculari, oppure prismatici bruno-rossastri, anche
centimetrici (foto qui a lato).
PIROLUSITE. Associata ad altri ossidi di manganese quale prodotto di alterazione superficiale dei
vari silicati di Mn.
PIROSSENI. Oltre a diopside quasi puro, diallagio, giadeite quasi pura
intimamente associata ad alurgite, ed omfacite pressoché incolore, priva di
manganese, sono segnalati : Egirina, cristalli millim. e massarelle verdi o
giallo-verdastre, di pirosseno riferibile a termini ricchi in egirina, si rinvengono nel livello ad oro nativo, uvarovite e
kammererite, situato poco
a Sud dell'imbocco principale e in un altro livello posto a letto della quarzite a Mn all'interno delle
gallerie. Schefferite: fibre ed aggregati bruno-marroncino, finemente concresciuti con tremolite
asbestifera bianca o con aggregati giallo-chiari fibroso-raggiati di actinolite
(Bondi et al., 1978). Violano:
Ritenuto inizialmente un diopside debolmente
manganesifero, presente sia nella varietà massiccia (lamellare) che idiomorfa
(cristallini millimetrici), con color viola più o meno intenso come da
questa immagine e che
talora sfuma anche in turchino, é risultato appartenente, malgrado
l'uniformità apparente, a due specifici gruppi di composizione, l'uno relativo a diopside manganesifero (3-12% in
giadeite),
l'altro invece ad omfacite manganesifera (35-50% in giadeite), tra loro indistinguibili con le tecniche
normali. Il violano é pertanto una varietà "ex-colore", di entrambe le specie diopside ed
omfacite, debolmente manganesifere (circa 1% Mn). Oltre che a Praborna il violano
é stato rinvenuto nella miniera di Jakobsberg (Svezia) (Bondi et al. 1978; Brown et
al. 1978).
QUARZO.
Rappresenta il minerale principale della mineralizzazione manganesifera. È presente talora in
cristallini millimetrici.
RODONITE. si rinviene in masse granulari rosee o rosse, masse fibroso-lamellari, o cristalli distinti fino a
5 mm, di forma lamellare, limpidi e trasparenti, incolori, rosa-chiari, giallo-aranciati o brunastri
per alterazioni superficiali.
ROMEITE. Raro minerale, di colore giallo-miele, giallo-giacinto e di formula
(Ca,Na),Sb,(O,OH, F), appartenente al sistema cubico (foto a lato). Scoperto nel 1841 a Praborna si presenta in masserelle
o cristallini di alcuni millimetri, il cui abito ottaedrico permette di distinguerli dalla
spessartite, simile per
il colore. Rinvenuto anche a Langban, in Svezia, e in Brasile (Pelloux, 1913).
TALCO. Aggregati lamellari biancastri.
TITANITE. Minuti cristalli verdognoli associati ad oro nativo, uvarovite e
kammererite.
TITANITE varietà GREENOVITE. Praborna é la località tipo, e probabilmente
l'unica conosciuta, della presunta varietà manganesifera di titanite, di colore rosa-rossastro,
denominata greenovite. Attualmente ristudiata da Mottana e Griffin (1979)
é risultata trattarsi di una titanite estremamente pura, semplice
varietà "ex-colore". Si rinviene in masserelle o in cristalli fino a 25
mm. Nella paragenesi delle quarziti a Mn di Praborna sono inoltre segnalati:
apatite, kutnahorite e radocrosite, pistacite ferrifera, microclino,
hausmannite, hollandite, ilmenite, pyrofanite, rutilo,
solfuri (Castello et
al. 1980; Brown et al. 1978; Rondolino, 1934).