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Oro nella
Liguria orientale:
delle note
interessanti sulla miniera di Gambatesa. |
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Durante gli scorsi decenni è stato dimostrato in
più di un'occasione e da diverse persone che nelle "viscere"
della miniera di Gambatesa, in Val Graveglia, oltre a presenziare alcuni
minerali rarissimi, vi è anche dell'oro. Questo, quando lo si trova si
presenta talvolta in piccoli aggregati dendritici la cui
compartecipazione di minerali calcarei ne aiuta spesso la pulizia e resa
estetica con utilizzo di semplice acido
muriatico. |
Va precisato che alcuni dei singoli siti dove nel tempo vennero
fatti detti ritrovamenti, ad oggi non sono più agibili a
causa di locali cedimenti della struttura mineraria, ma questo non
significa che il "contesto" non sia rinvenibile anche in altri anditi: si
tratta inoltre di un ragionamento applicabile per così dire in vasta
scala, nel senso che la Val Graveglia è costellata di numerosi altri cantieri
che hanno sostanzialmente un'analoga giacitura mineralogica di base
(manganese e solfuri misti) e questo rende la zona sicuramente
meritevole d'attenzione perché gli aggregati dendritici di cui
sopra, pur essendo di dimensioni millimetriche risultano comunque,
appunto, visibili ad occhio nudo (oro
nativo, dunque), cosa tanto gradita |
Anche se oggi in disuso il giacimento costituì ai suoi tempi una delle
più grosse e importanti miniere di Manganese in Europa, e adesso una sua
zona è attrezzata e allestita
per le visite turistiche, con tanto di trenino che conduce i
visitatori interessati in alcuni "meandri" del cantiere minerario. |
aicercatori d'oro (e tutt'altro
che frequente in Italia). Sempre a proposito di miniere manganesifere con
presenza di oro (seppur rara perchè sia ben chiaro che stiamo in ogni caso parlando sempre di
ritrovamenti difficili) è curioso notare che anche nel modesto
giacimento di Praborna, in val
d'Aosta, fu occasionalmente individuato oro nativo; in questo caso
su roccia madre detta Uvarovite.
Infine,
e tornando a Gambatesa, occorre certo segnalare anche l'interessante
risultato di una ricerca
sul posto effettuata anni or sono dal
dott. Pipino a
riguardo della possibile sussistenza in zona di giaciture
"secondarie", cioè di oro d'origine alluvionale, cosa che in
detta occasione venne infatti rilevata positivamente dall'illustre geologo nelle
immediate vicinanze poste all'esterno del giacimento in parti del
terreno lavate nel tempo dalla semplice acqua piovana. |
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Per informazioni turistiche che riguardano questa miniera in rete
c'è un sito dedicato
Per le miniere NON d'oro c'è un piccolo indice.
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