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millerighe celle zerbino

 

 

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Questa immagine mostra una canaletta di C. Anzaldi col classico tappetino millerighe posto nella sua parte iniziale, dove vi si versa il materiale da lavare (nella foto se ne può notare la struttura in alto al centro, dove risulta asciutto), al quale segue un tratto di celle atte ad intrappolare sia l'oro fino eventualmente "passato oltre" sia singoli campioni più grossi dei solchi millerighe. A questo secondo tratto presenzia, infine, un sagomato del tipo "a zerbino", utile anch'esso a trattenere l'oro ed il materiale pesante in genere tra i suoi aghetti e similari.

Osservando la foto, idem per quella a seguire, risulta facile capire per quale motivo il millerighe funga quasi sempre anche da "spia", nel senso che  permette di vedere l'oro che via via si sofferma nel mentre che s'immette il materiale nella struttura.

 

 

Qui sotto, un particolare del millerighe visto dall'alto, con l'acqua che vi scorre (la direzione corrisponde al "sopra e sotto" della foto); vi s'intravedono copiose punteggiature e scagliette d'oro, ma si tenga presente, giusto per rimanere "coi piedi per terra", che l'immagine è stata creata appositamente tale (ad es. versandovi del concentrato, quindi già arricchito) per mostrarne giustamente il buon funzionamento.

A tal proposito, per quel che mi riguarda personalmente (Z.G.), come già detto in altra pag. ho usato diverse volte una simile canaletta con lo scopo di trattare materiale proveniente da miniere contenenti solfuri auriferi, cioè pirite o arsenopirite auriferi ecc. e non oro nativo, né alluvionale. Nel mio caso,

                                                                                                                  foto C. Anzaldi

la sua parte iniziale non aveva il tappetino, bensì era a fondo liscio ed il terriccio vi scorreva sopra per poi "cadere" nel tratto a celle (dette anche nidi) e proseguire in quello a zerbino. In quelle occasioni la mia scelta di tralasciare il millerighe fu data solamente dal fatto che stavo agendo su grosse quantità in posti precedentemente scelti (testati) con cura e quindi non mi serviva più visualizzare durante il "lavoro" la ricchezza o meno del materiale, visto che in ogni caso non mi sarei spostato da lì per tutta la giornata.

Comunque sia e al di là di questo, la foto qui sopra mostra un millerighe (visto dall'alto e "in azione") con oro che di certo non proviene da solfuri....

Riguardo gli "zerbini" in generale ne approfitto per ricordare che si tratta di tappetini veri e propri, reperibili quindi anche presso negozi di casalinghi, ferramenta e via dicendo, e che non sono tutti identici, ma ovviamente variano nella loro struttura: ci sono quelli classici costituiti da una fittissima miriade di aghetti verticali in plastica, oppure a "micro cespuglietti" (entrambi ottimi per noi), altri da una serie di filamenti metallici intricati e aggrovigliati (idem come sopra) ecc. e sta quindi a noi giudicare quali possano andare bene e ritagliarli per adeguarli alla nostra canaletta ... "acchiappa-oro".

 

Vedi un altra precisa foto di canalina con millerighe e celle a quadretti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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