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Un racconto di Calfa
S. |
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La mia storia sulla
ricerca aurifera e mineraria iniziò fin da ragazzino grazie a mio padre
Adriano (foto a lato), il quale oltre che padre fu per me anche amico ed esempio di
vita. Erano gli anni '80, io avevo 8 anni e papà mi portava con sé
nelle piccole spedizioni al fiume. Lui spadellava,
con il piatto,
insieme al suo amico Franco, una persona stupenda che io stimo
come se fosse mio padre. Poi, da lì tante
altre avventure, ad es. in Val d'Aosta alla ricerca di minerali, oppure
incursioni anche nelle varie miniere oggi quasi inaccessibili quali
Brosso ecc... Però io allora ero
immaturo: amavo solo il fatto che si uscisse a fare una cosa diversa, ma
non apprezzavo veramente ciò che si cercava e quel che si faceva
veramente. In seguito le ragazze, gli amici e la mia gioventù mi distolsero del tutto da queste pratiche. Poi, si cresce ed arriva
il
lavoro che per 15 anni mi costringe in giro per l'Italia. |
Detto lavoro mi ha
adesso riportato definitivamente qui in Piemonte
e un bel giorno, con papà
Adriano, siamo andati ai campionati del Mondo di ricerca dell'Oro disputatisi
a Vermogno (2009) e lì è in me è scattata la molla ... ed il germoglio della
recondita passione per la
ricerca dell'oro è finalmente esploso. Ho incominciato
dunque con impegno a a
darmi da fare sul serio, rifinendo e
perfezionando ciò che mio padre mi
aveva fatto vedere sin da ragazzino: ho costruito scalette particolari ed ho
ora una bella attrezzatura, ma soprattutto ho effettuato tante uscite; le prime
dagli esiti comprensibilmente contenuti, per poi arrivare però a risultati
sempre migliori, a tal punto da lasciare mio padre stupefatto e
sbalordito. |
Quello della
ricerca dell'oro è un hobby affascinante, creativo, avventuriero, a contatto e in
rispetto della natura: sei tu che dialoghi con il fiume e il fiume con i
suoi odori di natura ti ri paga regalandoti qualche pagliuzza e tanta
emozione; Ora ho un figlio di 6 anni, Francesco, ed anche lui ha
iniziato a usare la sua scalettina e il piatto e spero che la passione
lo travolga prima di quanto abbia travolto me. Io
penso a quanto tempo ho perduto a non essere
stato in grado di capire il valore di
questa bella attività che é la ricerca dell'oro e intendo
quindi dire qui, con queste mie poche parole, a tutti
quelli che sono curiosi di provare ... fatelo senz'altro (meglio ancora se con un amico o un parente)
e sbrigatevi perché il tempo passa, ma soprattutto provate perché solo provando si
può apprezzare il valore di questa attività.
Ne approfitto qui
per ringraziare mio padre Adriano ed il sig. Filice Franco, che mi hanno dato
sin da ragazzo la gioia, la fortuna di provare questa pratica che per me
oggi è una parte importante della mia vita. Cosa ancora più
straordinaria, la ricerca dell'oro continua per me è ad essere un tramite con mio
padre che ora, anziano e un po' acciaccato, scava ancora con me: quando siamo sul fiume viviamo in simbiosi e sembra che il tempo si sia
fermato, anzi sia tornato a quando lui era giovane e io ragazzino, ma con
la consapevolezza di adesso.
Ringrazio inoltre
tutti quelli
che si adoperano ancora in questo sano hobby, consapevole che se qualche giovane
seguirà questa pratica, dandone così prosequio nel tempo, la cosa dipende
soprattutto da noi, cioé da quanto facciamo per conservarla e divulgarla. |
Calfa Santo
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Vedi una foto
descrittiva di Calfa Adriano mentre usa
la batea da
seduto. |
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