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Federica
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Le
mineralizzazioni sono caratterizzate da una grande omogeneità
riscontrabile in tutto il distretto. In effetti, il quarzo
è il componente principale delle ganghe, i
solfuri sono rappresentati
principalmente dalla Pirite.
Quanto all’oro, lo si ritrova sia allo stato nativo che in micro-intrusioni
nella pirite.
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Questi due diversi tipi di oro sono facilmente distinguibili da un punto
di vista puramente geografico: i filoni ad oro nativo (tipo
Fenilliaz)
sono situati sul versante orografico sinistro della valle, mentre i filoni
a pirite aurifera (tipo Bechaz) si trovano sul versante destro. In realtà
questa distinzione non è del tutto netta, in quanto la pirite del filone
Fenilliaz può contenere oro nativo; allo stesso modo, qualche pagliuzza d’oro
nativo si può trovare mischiata alla pirite di Bechaz.
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Filoni di oro nativo (tipo Fenilliaz) |
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La ganga:
La ganga è costituita esclusivamente da quarzo; quando la matrice del
filone è costituita da marmi triassici, la ganga è composta da un misto
di quarzo e calcite. Il quarzo si presenta di colore bianco, molto
compatto o fratturato oppure cristallizzato e potrebbe raggiungere fino a
25 cm di altezza e tappezzare con i suoi cristalli delle druse poste nel
filone stesso. |
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I solfuri:
I solfuri sono rappresentati soprattutto dalla pirite, di forma cubica o
massiccia delle dimensioni di pochi decimetri. La galena, l'arsenopirite, la
calcopirite sono piuttosto rari. La ganga è composta da quarzo bianco; in
proporzione la quantità di pirite è molto bassa, di conseguenza in
queste druse i cristalli di quarzo risultano incrostati da ossidi di ferro
(limonite) e da argilla. |
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L’oro:
Sul posto non l’abbiamo visto, ma abbiamo visto dei campioni
provenienti dalla collezione del signor Bitossi; si tratta di pagliuzze di
qualche millimetro in macchiettature su quarzo bianco non associate a
pirite.
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Secondo antichi autori quali,
Hotz e Stella, negli anni di coltivazione
dei giacimenti, l’oro nativo lo si trovava associato ai prodotti di
alterazione della pirite (limonite e ocre) nelle druse o nelle fratture
dei quarzi. Queste zone erano le più ricche di oro e avevano delle
potenze straordinarie: il filone Fenilliaz produsse (in un'occasione, nota
di Z.G.) 40 kg di oro ogni 462
kg di quarzo estratto!
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Questa discordanza è giustificata dal fatto che l’oro presente ai
giorni nostri nel filone Fenilliaz non è altro che le briciole lasciate
dai minatori dopo aver estratto le maggiori quantità durante il periodo
dello sfruttamento.
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Per quanto riguarda la collocazione dell’oro nel filone, la
concentrazione maggiore la si ritrova una dozzina di metri prima del punto
di contatto tra le rocce paleozoiche e quelle triassiche (fig 33 ANCORA
DA INSERIRE);
nonostante questo, l’intero filone resta comunque di particolare
interesse.
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Filoni a pirite aurifera
(Tipo Bechaz) |
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La ganga:
La sua composizione è la stessa della ganga dei filoni ad oro nativo,
essenzialmente composta da quarzo. La calcite è presente in una piccola
parte dei filoni (soprattutto nel filone Comba
Toppa). Qui il quarzo si
presenta in due aspetti diversi: massiccio e bianco o in cristalli su
druse che talvolta possono raggiungere dimensioni eccezionali, come quelle
scoperte da Bitossi e provenienti dal filone 3 di Bechaz. Le punte di detti
quarzi sono lunghe 20-30 cm e hanno un diametro di 5 cm, raggruppate su
una placca dalla superficie di diversi mq, con qualche grosso cubo di
pirite ricoperto da incrostazioni di limonite.
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A volte la pirite è così abbondante da costituire il minerale
principale, come nel caso del filone Sache anche se, in questo caso, non
si tratta di pirite aurifera.
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I
solfuri: I solfuri
sono dello stesso tipo di quelli dei filoni ad oro nativo, l’unica
differenza sta nel fatto che nella ganga
è molto più abbondante la quantità di pirite mischiata al quarzo.
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Nei filoni di Bechaz, la pirite costituisce delle vere
e proprie colonne mineralizzate in alternanza con zone di quarzo puro. In
queste zone pirite e quarzo sono presenti in quantità uguali e la pirite
si presenta massiccia, granulosa e friabile.
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Gli altri solfuri presenti, in ordine decrescente di
importanza, sono: galena,
arsenopirite, calcopirite,
pirotite.
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La galena, a volte, rappresenta il minerale principale,
come nel caso del filone Cheverin. L'arsenopirite é più abbondante nei
filoni di Crete de Naie, Bochey e Orbeillaz.
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L’oro: |
Molto spesso l’oro lo si ritrova in inclusioni nella pirite,
invisibile a occhio nudo. Uno studio al microscopio elettronico ha
dimostrato che queste inclusioni sono dell’ordine di una dozzina di u e
sono costituite da oro molto puro (90% Au, 10% Ag+Hg). Queste inclusioni
sono ben ripartite sulla superficie della pirite.
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A volte l’oro è visibile anche ad occhio nudo, in pagliuzze nel
quarzo (Bechaz,
Bochey, Orbeillaz). Ad ogni modo anche per questi filoni
la pirite aurifera è sempre il minerale principale.
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