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Pagina che mostra varie scagliette del fiume Elvo in una bella immagine il cui utilizzo mi è stato concesso da Sergio. Ritengo importante questa foto soprattutto perché contiene anche alcuni esemplari che in gergo vengono definiti "oro mercuriato" o "scagliette mercuriate".

Ho evidenziato personalmente, con una freccia, la scaglietta mercuriata che mi sembra si noti maggiormente, ma una volta concentratisi bene su quella sfumatura "argentea", non sarà difficile individuarne altre con la stessa caratteristica, più o meno marcata.

Sostanzialmente, non occorre certo avventurarsi in infelici esperimenti casalinghi come ad es. feci (purtroppo) io usando la fede nuziale, per vedere cosa succede quando l'oro entra in contatto fisico col Mercurio: ce lo mostra infatti la natura stessa, come in questo caso e inoltre è tutt'altro che rara l'evenienza di trovare, agendo presso fiumi o torrenti, delle "scagliette mercuriate", anzi in determinate zone queste sono assai copiose.

Cosa significa tutto ciò? Semplicemente che in quella zona, vuoi per motivi naturali risalenti ad epoche remote, oppure per motivi derivati da eventi più recenti quali ad esempio gli inquinamenti ambientali, i due metalli (ricordiamoci che anche il mercurio, al di là delle apparenze, è un metallo a tutti gli effetti) hanno avuto modo di entrare a contatto tra di loro ed è sufficiente che questo accada anche per pochissimi istanti affinché essi si mischino avviando in pratica il processo di amalgamazione che si usava una volta a livello minerario per il trattamento dell'oro.

Prima, non per caso ho usato il verbo "mischiarsi", ma per ben distinguere questa situazione da tutte le altre che riguardano la presenza di oro in altri minerali: un chiaro esempio per tutti è dato dalla pirite aurifera, perché l'oro contenuto nella medesima (vedi foto) non è assolutamente mischiato alla Pirite, ma semplicemente vi presenzia, in forma diffusa, con puntini piccolissimi.

Un suggerimento: quando si trova oro mercuriato è senz'altro meglio conservarlo separatamente da quello "sano" e questo per due motivi. 1) Che è il più importante: per impedire che l'altro oro si contamini, subendo la medesima  sorte. 2) Si otterrà una campionatura senz'altro particolare.

 

 

 

 

 

 

 

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