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La
Pirite (e suoi simili) è solitamente il primo minerale
che si mostra con inganno agli occhi del novello cercatore d'oro. Questo
perchè abita volentieri anche sulla stessa roccia madre tipica dell'oro
(cioè il quarzo) e si presenta spesso anch'essa d'un bel giallo lucente.
Come se non bastasse è anche lei piuttosto pesante. Nel caso
interessasse una descrizione dei metodi per distinguere l'una dall'altro,
nel sito c'è una pagina al
riguardo. Qui sotto invece, ecco la descrizione mineralogica di questo
minerale e di alcuni suoi altri "parenti stretti".
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Pirite.
Solfuro di ferro molto conosciuto non solo perché può essere aurifero,
ma
soprattutto perchè assai diffuso: in pratica può essere presente su ogni
tipo di roccia. Appartiene al sistema monometrico, da cui cristallizza in
cubi (che è la situazione forse più frequente), ottaedri, ma anche in altre forme più complesse quali
pentagonododecaedri ecc, tutti solitamente dalle facce striate. Naturalmente si
può trovarla anche nella sua forma spatica, cioè non cristallizzata,
gialla, grigia o rugginosa relativamente al suo stato di conservazione, ma
pur presentandosi gialla, se intaccata produce riflessi e polverina grigi,
fattore che ne aiuta molto l'identificazione. La Pirite sostanzialmente
non risente degli acidi.
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Arsenopirite.
Detta anche Mispikel, come la pirite è un solfuro di ferro, ma in più
contiene anche dell'arsenico. I suoi cristalli sono d'aspetto rombico e di
colore grigio chiaro metallico. Si tratta di un minerale che è spesso
significativamente aurifero, come ad esempio nel caso delle miniere
piemontesi di Macugnaga. Nella foto qui a lato, un campione non
cristallizzato (cioè spatico) della Val d'Ayas, col relativo oro estratto
da una quantità ovviamente ben maggiore dello stesso minerale. Merita
notare che sovente è proprio quando il minerale si presenta nella sua
forma massiccia ad essere ricco in oro, anziché nella sua veste cristallizzata.
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Calcopirite.
E' un solfuro di ferro e rame che cristallizza nel sistema tetragonale; il
suo colore, giallo ottone, spesso presenta iridescenze date da un inizio
di alterazione dei minerali che la costituiscono, o incrostazioni di
malachite e azzurrite, che sono infatti minerali derivanti dal rame.
Quando intaccata, il colore della polvere che se ne ottiene è
grigio-verde, caratteristica questa
che permette di distinguerla dalla pirite, che se frantumata produce
invece della polvere grigia. la Calcopirite è il più importante minerale
di rame (questo può però esser trovato anche nella sua condizione
nativa) ed in Italia è assai frequente: uno dei posti in cui abbonda
particolarmente è ad es. Alagna. Nella foto in alto il minerale nella sua
forma spatica; qui a sinistra invece, i suoi tipici spigoli gialli assai
vivi con cui si manifesta spesso, in
questo caso incastonati nella Blenda. |
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Marcasite.
Anche questo (...tanto per cambiare, ma è cosa tipica di questo gruppo) è un minerale che si presenta d'un colore
che varia dal giallo sbiadito al giallo ottone con
riflessi verdastri. Essendo un bisolfuro del ferro, ha praticamente la
medesima composizione chimica della Pirite e cristallizza seguendo la
regola monometrica, da cui ne risultano (foto a lato) ammassamenti/conglomerati a guisa di
sfera più o meno regolari. Dette forme cristalline hanno infatti la
caratteristica di distribuirsi in chiazze costituite da più individui,
formando dei noduli. |
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! ! Se
vuoi vedi confronti tra oro e pirite.
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