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UN'ALTRA
MAPPA
DELL'ORO DELL' ITALIA SETTENTRIONALE, CON CARTA STRADALE.
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E'
una pagina che, per orientarsi meglio a livello geografico, mette a
confronto una cartina che localizza molte città italiane del
settentrione, con uno schizzo che invece mostra la dislocazione territoriale
del noto deposito di oro alluvionale che riguarda il nostro Paese,
cioè l'area in giallo, la quale è stata da me qui riportata e definita
basandomi sulla pregevole carta aurifera del dottor
Giuseppe
Pipino. Confrontando le due immagini non sarà molto difficile
distinguere per le nostre ricerche al lato pratico, non solo il territorio
che sia incluso oppure escluso dall'oro alluvionale che la natura ci offre,
ma sommariamente anche i vari percorsi stradali necessari per
raggiungere i posti prescelti. |
I simboli rossi si
riferiscono ad autostrade che si trovano all'estero. |
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Infine ho
segnalato in "nero" tutti i principali distretti minerari
auriferi alpini: questi possono essere di varia natura e tipologia
(giacitura), nel senso che in taluni di essi prevale l'oro alluvionale,
in altri invece le miniere d'oro (oro nativo o a solfuri auriferi o di
qualsiasi altro genere) e in altri distretti ancora vi sussistono |
Le
voci qui a seguire aprono direttamente un
altro Sito che descrive schematicamente varie singole autostrade
con relative distanze ecc: A4
Torino-Trieste. A5
Torino-Aosta-M.Bianco. A5-A4
Ivrea-Santhià. A6 Torino-Savona.
A7
Milano-Genova. A8
Milano-Varese. A9 Lainate-Chiasso.
A15
Parma - La Spezia. A21
Torino-Brescia. A26
Genova Voltri-Gravellona Toce. A32
Torino-Bardonecchia. A33
Asti-Cuneo. A35
Bre-Be-Mi (Brescia-Milano).
A36
La Pedemontana lombarda.
Da lì, per tornare qui vi basterà
cliccare la freccia in alto a sinistra. |
entrambe le situazioni (cioè
giacimenti primari e secondari) a seconda dei precisi luoghi di
ricerca scelti. A proposito delle località interessate da miniere d'oro,
merita senz'altro tener presente che se questi giacimenti sono
caratterizzati da
oro nativo, talvolta (non sempre) nei
torrenti situati subito a valle dei medesimi c'è la possibilità di
trovare tracce di questa tipologia di oro, cioè granuli, pepitine e via
dicendo. Anche riguardo quest'ultimo tipo di ricerca, torrenti ecc. nel
Sito ci sono alcune note
informative. |
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Cliccando
sulle scritte, indipendentemente dal colore, si aprono le schede che ne
parlano, se disponibili.
N.B. E' una cartina nella quale aggiungo, mano a mano che ne vengo a
conoscenza (e quando me ne ricordo...), località in generale, o miniere, o corsi d'acqua auriferi
ed è quindi sempre "provvisoria e in aggiornamento".
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Come
già descritto in altra pagina,
al termine dell'Era Glaciale tutti i ghiacci che ricoprivano le vallate
alpine si sciolsero e "rotolarono" lentamente verso valle
trascinandosi appresso, meccanicamente, varie rocce e minerali, quindi
anche l' oro; quest'ultimo, a seguito dell'azione di cui sopra si frammentò
in innumerevoli e minuti campioni che si distribuirono infine nei
terreni della Pianura Padana ed aree limitrofe. Essendo l'oro
un metallo assai duttile, va da sé che più strada fece più si ridusse,
si schiacciò ed assottigliò, e questo è il motivo per cui oggi, a
seconda dei fiumi e tratti in cui lo si cerca, si trova
più grosso o più piccolo, più spesso o più sottile che in altre. |
Mi rendo conto che queste argomentazioni del tutto
abituali per un cercatore avvezzo alla materia, possono
invece per
così dire sorprendere un pochino e incuriosire coloro che mai
ebbero occasione di conoscere il contesto: a questi ultimi faccio presente, qualora fossero interessati
alla faccenda, che la ricerca in natura dell'oro è a mio avviso una
forma di svago interessante, insolita, completa (perché oltre
all'azione vera e propria richiede apprendimenti e riflessioni personali sul
come e dove agire), intrigante e gratificante. Non a caso ho dedicato al Sito
un'intera sezione rivolta a chi desideri provare questo hobby partendo
da zero. |
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In
questo ritaglio, un esempio dei vostri dialoghi sull'oro che avete
inserito nella
mia pag. FB e che sono quindi consultabili nella medesima insieme
ad altri.
Dal
Post di Giancarlo C.
Scusami,
ho un'altra domanda:
ma in tutti i fiumi ci possono essere piccole quantità
d'oro o devono avere delle caratteristiche particolari,
e se sì, quali
sono le cose che devo osservare
prima di provare a cercare
? R.
di Erik Fabbro:
Ciao, diciamo che quasi tutti i fiumi del Piemonte/Lombardia ne
contengono; la presenza è dovuta al fatto delle alluvioni aurifere avvenute nel Quaternario.
Anche in alcuni torrenti montani l'oro è presente e questo è dovuto al fatto della vicinanza con i
giacimenti
primari perché in questo caso l'acqua e gli agenti atmosferici ne
erosero nel tempo la roccia che contiene l'oro (quarzite) e ne strapparono piccoli pezzetti. Per rispondere appieno alla tua domanda,
in realtà non sono i fiumi a dover avere caratteristiche particolari, ma i luoghi in cui
essi scorrono. E' la geologia e la conformazione del terreno da questi
attraversata a determinare la presenza o meno di oro. |
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Approfondimenti di questa pagina
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