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Le miniere di Bechaz

 

 

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  Bechaz (o Mont Salé, o Saleron): foto risalente al periodo dei lavori.

miniera d'oro bechaz foto storica DI PROPRIETA' HERBET

          

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Descrizione. Le miniere di Bechaz sono state coltivate per la sua pirite aurifera. Si tratta di numerosi filoni di quarzo con inclinazione pressoché verticale, per cui la zona é disseminata di pozzi in linea di massima sempre ben visibili . Non é comunque posto da portarci a spasso figlioletti etc. "a briglia sciolta". Molti di questi lavori sono stati iniziati direttamente sull' affioramento del filone ma sono presenti anche alcuni "travers - banc", cioè gallerie vere e proprie le quali però non seguono alcun filone ma tendono a raggiungerlo nella montagna formando, al momento dell' incontro, i relativi bivi ad angolo retto che lo lavorano. Un esempio chiarissimo di questa tipologia di gallerie é data dal Travers - Bancs Bechaz nonché dalla sua piantina. Nell' insieme nella zona di Bechaz ci saranno almeno una trentina di buchi, questi come già detto lavorati per l' oro contenuto nei solfuri, ma é giusto far presente che nell' ambito dei tredici filoni interessati dal Giacimento alcuni di essi contengano anche oro "visibile su quarzo" (ad esempio il fil.n°5). Inoltre, sempre in detto spazio, vi sono  alcune gallerie molto datate e quindi già presenti alla venuta della Gold Mining Evancon Company, la società che diede il via alla coltivazione in ampia scala di tutta la zona. La stessa galleria principale del complesso minerario degli inglesi, con ogni probabilità era già stata iniziata da chissà chi in epoche ben più remote

 
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Accesso: E'questo il percorso più riposante, ma non l'unico, per raggiungere il Giacimento di Bechaz. Da Challand Saint Anselme proseguire in macchina per il bivio che , sulla sinistra, conduce al Col Tsecore (Zuccore) e fermarsi al tornante precedente e sottostante alle case del villaggio "Arbaz": sull'angolo esterno di detta curva c'è una piazzola ove inizia una mulattiera in leggera discesa che NON bisognerà intraprendere perché, sulla propria sinistra e a dieci metri dall'aver lasciato l'asfalto inizia il sentiero (in salita e tra le piante dapprima per poi diventare spoglio e pianeggiante) ottimale per recarsi alle miniere di Bechaz. Non appena si aggirerà la cresta ci si troverà a "costeggiare" il pozzo semi-ostruito di "Crestelle", situato alla nostra sinistra, ai piedi della roccia adiacente al sentiero. Più avanti, verso il termine del tragitto, vi é una sorta di quadrivio perché il sentiero che si sta percorrendo viene attraversato verticalmente da una strada poderale (quella a "monte", è la stessa che inizia al primo tornante dopo Arbaz e rappresenta il percorso 3, mentre quella che proviene dal basso é l'arrivo del percorso 1) ; ignorando l'incrocio e proseguendo oltre si arriverà in brevissimo tempo e inevitabilmente davanti all'entrata del "Travers Bancs Bechaz" che costituisce il centro "focale" delle miniere omonime e ha il suo imbocco proprio al termine del sentiero. Proseguendo per il sentierino pianeggiante, ci si accorgerà di essere arrivati e gli ultimi 200 metri si presenteranno così : sulla nostra sinistra, adiacente al sentiero c'é un pozzo pressoché verticale il cui fondo era una volta era collegato al Travers Bancs n°1 ; pochi metri più avanti, sempre sulla sinistra ma una decina di metri discostato dalla stradina, c'é il "basso" ingresso del Travers Bancs n°2 : se risaliamo la breve scarpata - morena posta tra questi due lavori troveremo allora il Travers Bancs n°3. Proseguendo invece per il sentierino consueto arriveremo dopo 100 metri davanti all'ingresso del già citato Travers Bancs Bechaz, e alla nostra destra ci sarà invece il culmine della discarica ai piedi del quale é ben visibile un edificio ristrutturato sul cui retro é posto l'ingresso del Travers Bancs n°1. La foto storica nell'alto della pagina dovrebbe dare un idea abbastanza chiara di questo ultimo tratto, mentre l'immagine sottostante é stata ripresa lungo il percorso, in corrispondenza del cantiere Crestelle che s'incontra a circa metà strada.

Panoramica arrivando al giacimento di Bechaz (la zona senza alberi).

 
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Prospettive amatoriali : trattandosi di pirite aurifera va da sé che non c'é da sperare di trovar sassi con Oro visibile sopra (eccezioni a parte, naturalmente). Si potrà comunque fare una campionatura di quella tipologia di Oro  "imbrogliando un pò le carte". Bisogna recarsi in qualche punto considerato "ricco" di una galleria e sperare che il lavorio del tempo abbia alterato sufficientemente la pirite da liberare l'Oro. Sarà ben difficile riuscire ad individuare in loco quest' ultimo ma se si avrà voglia di raccogliere in quei posti il materiale disposto sul camminamento della galleria per poi lavarlo normalmente con la padella, si ricaverà senz' altro una modesta ma interessante campionatura.

 
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Suggerimenti : per poter "passare" una certa quantità di materiale ed aver così un ricavato più meritevole, conviene trovare il modo di lavare "in loco".                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

I filoni di Bechaz
Uno scavo Antico
Una Galleria Allagata
Descrizione di Gita
Travers bancs Bechaz
Travers bancs n 1
Traversbancs n°2
Travers Bancs n 3
Piule
filone n3
Innominata di Bechaz
Galleria di Ferdinando

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