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Per accedere a questo antico sotterraneo coltivato per la sua pirite aurifera, bisogna risalire in macchina la strada che da Challand Saint Anselme porta al Col Tzecore (Zuccore) fermandosi però in corrispondenza del tornante sottostante il villaggio "Arbaz". Si prenderà quindi il sentierino che inizia sull'esterno della curva lasciandolo però dopo appena trenta metri per risalire (traccia di passaggio) alla chiazza erbosa e seminascosta postavi sopra. Lì vi é l'ingresso di questa galleria che, come accennato, risale a tempi antichissimi, tant'é che lo stesso Nicolis de Robilant dichiara di averla trovata già esistente al suo arrivo in Val d'Ayas nel 1752. Di questo cantiere si sa poco o nulla, come d'altronde di quasi tutti quelli risalenti a quel periodo, nel senso che le notizie tramandateci descrivono sempre genericamente la zona di Arbaz (Monsalé) come oggetto di ricerca per Oro e Rame. Raramente ci viene descritta nei documenti di allora la specifica singola miniera ed il relativo minerale cercatovi, ma nel tempo si è poi acquisito che quasi tutti i filoni auriferi di questo fianco della vallata siano in ogni caso sostanzialmente caratterizzati da pirite aurifera anziché oro nativo (e vale l'inverso per il lato orografico opposto). Infine, recenti ricerche (o meglio ritrovamenti, perché quando non si trova nulla si capisce ancor meno) amatoriali, ci hanno fatto riacquisire nuovamente  parecchie cose che nel tempo si erano oramai dissolte (vedi ad es. alla Goia de Pauline).

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    Si tratta questa di una galleria di direzione lunga una dalla TESI di RICHARDcinquantina di metri e che verso la metà presenta un pozzo posto sulla sin. del camminamento. Detto pozzo é profondo una ventina di metri e "conduce" ad un livello sottostante (ribasso) composto da un'altra galleria di direzione la quale, tramite un travers-bancs, usciva nei prati sottostanti il sentiero (attualmente quest'ultimo ingresso é ostruito). La planimetria di sinistra riguarda il livello superiore, ovverosia quello con l'ingresso agibile, posto sopra al sentiero e mostra la riconoscibilità, fino al pozzo, del filone di quarzo  e come poi esso scompaia per l'intervento di una faglia. La planimetria qui a lato costituisce invece  un rilevamento di G. Cesti e vi si individua anche il livello inferiore con l'uscita di detto ribasso (oggi occluso) che volge a destra.

 

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