I Sentieri di Arbaz e Bechaz
Ho qui cercato di visualizzare in forma
schematica e chiara i tre percorsi principali che consentono di
accedere alle miniere situate sulla
montagna di Arbaz/Bechaz: oltre ai giacimenti indicati nella figura
(cliccandoci sopra si aprono le relative pagine dedicate), percorrendo
questi sentieri e seguendo le indicazioni sottostanti, "cammin
facendo" è materialmente possibile incontrare altri cantieri di questo
lato aurifero della Val d'Ayas.
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| Percorso
1, giallo. E' il sentiero denominato "Torrettaz-Bechaz", il quale conduce alle medesime località
degli itinerari seguenti ma, anziché iniziare già "in quota", parte
invece dalla strada principale della Val d'Ayas e
precisamente adiacentemente al campeggio situato due chilometri oltre Challand Saint
Anselme, sulla sinistra, al termine della località "Maé". L'edificio
che precede immediatamente il camping, ora proprietà della Sacra Famiglia, conteneva una volta
l'impianto di frantumazione, amalgamazione e cianurazione
per l'oro proveniente sia dalle miniere di Bechaz sia da quelle di Fenilliaz
(Chamousira) e fu costruito nel
1902. Tra il campeggio e questa costruzione inizia la mulattiera che attraversando dopo 200 metri la stradina orizzontale di un
canale conduce a
Bechaz in una cinquantina di minuti, dopo aver nel frattempo
quasi costeggiato le entrate di
"Crete de Naie"(ma se, dal
canale iniziale,
prima di riprendere il sentiero
seguissimo a destra detto canale per un centinaio di metri e
poi risalissimo la visibile discarica, ci troveremmo in dieci minuti
davanti
all'ingresso di Bouchaille). Al termine
del tragitto, una volta oltrepassata la casa di Bechaz si
incontrerà in breve l'ultimo tratto
del percorso 2 che, lì pianeggiante e indirizzato a destra porta in
trecento metri davanti ai pozzi e alle gallerie del giacimento di Bechaz.
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| Percorso
2, blu : E' il percorso ottimale tra quelli qui
presentati per raggiungere il
Giacimento di Bechaz. Da Challand Saint Anselme proseguire in macchina per il bivio
che , sulla sinistra, conduce al Col Tsecore (Zuccore) e fermarsi al
tornante precedente e sottostante alle case del villaggio "Arbaz":
sull'angolo esterno di detta curva c'è una piazzola ove inizia una
mulattiera in leggera discesa che NON bisognerà intraprendere
perché, sulla propria sinistra e a dieci metri dall'aver lasciato
l'asfalto inizia il sentiero (in salita e tra le piante dapprima per
poi diventare spoglio e pianeggiante) ottimale per recarsi alle
miniere di Bechaz. Non appena si aggirerà la cresta ci si troverà a "costeggiare" il
pozzo semi-ostruito di "Crestelle", situato
alla nostra sinistra, ai piedi della roccia adiacente al sentiero. Più avanti,
verso il termine del tragitto, vi é una
sorta di quadrivio perché il sentiero che si sta percorrendo viene
attraversato verticalmente da una strada poderale (quella a
"monte", è la stessa che
inizia al primo tornante dopo Arbaz e rappresenta il percorso 3,
mentre quella che proviene dal basso é l'arrivo del percorso 1) ; ignorando l'incrocio e proseguendo oltre si
arriverà in brevissimo tempo e inevitabilmente davanti all'entrata
del "Travers Bancs Bechaz"
che costituisce il centro "focale" delle miniere omonime e
ha il suo imbocco proprio al termine del sentiero.
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| Percorso
3, verde. E' la pista forestale che conduce a Pra Boton ed inizia vicino al percorso precedente ma
sul tornante posto subito dopo il villaggio di Arbaz, come da foto : é una strada sterrata
(asfalto nel solo tratto iniziale) d'inclinazione varia che in venti o trenta minuti
porta anch'essa, inizialmente, al Giacimento di
Bechaz, costituendo probabilmente il sistema migliore per
raggiunger detto giacimento nei casi di famiglie con bambini, nel
senso che questa strada è larga e comoda e non presenta pericoli
generici sino alla zona mineraria (vedine, se vuoi, un resoconto
di gita). Ma se poche centinaia di metri dopo la nostra partenza, cioè quando la pista
abbandona i prati e volge decisamente pianeggiante a sinistra
aggirando la costa della montagna (in quel punto la strada presenta
una minuta piazzola sulla sinistra), si lasciasse il comodo percorso
per risalire invece verticalmente il costone boschivo
si perverrebbe in venti minuti di salita senza sentiero al
cantiere di "Trivera", situato
proprio su uno dei vasti ripiani di detta ampia cresta e
precisamente appena più a monte di un condotto orizzontale che
attraversa il fianco della montagna. Proseguendo invece per la sterrata
e trascurando qualche centinaio di metri più avanti la biforcazione della poderale che scende
in cinque minuti alle miniere di bechaz, il percorso
diventerà ripidissimo per poi passare poco distante dai lavori di "Bechet" e "Ciaverina".
Da quest'ultima località,raggiungibile con un breve traverso in
piano (pista erbosa che si affaccia sulle case di Arcesaz) é inoltre possibile arrivare alla miniera
della Comba Toppa , situata
nell'omonimo canalone in cima al quale sono infine localizzati gli antichi scavi di "Testa
Comagne", riguardanti questi alcuni affioramenti quarziferi
posti sulla dorsale della montagna.
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