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Vallone scorticato

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

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Il Vallone Scorticato.

 

                    

Una foto di Aisna (con ritocco di Z.G.): la linea mostra il canalone ed il cerchio ne localizza i lavori.

 

 

 

Con questo nome, G. Cesti nel suo pregevole "Secondo contributo alla conoscenza dei filoni auriferi quarzo-solfurati dei comuni di Challand Saint Anselme e Brusson" identifica probabilmente il canalone posto, risalendo la valle, subito oltre quello della Comba Toppa, dove cioé il versante della montagna compie una svolta e si affaccia su Brusson. Detto canalone é poco marcato ed individuabile semplicemente per la mancanza di alberi altrimenti molto copiosi su quel lato della montagna. Si nota dunque una "striscia" senza vegetazione che dal basso, subito oltre la grande pietraia ben visibile, solca verticalmente il versante sino alla cresta boscosa sommitale. Anche andando a rileggersi gli scritti originali della G.M.E.C le scarne descrizioni sembrerebbero riferirsi proprio a questo posto. La galleria in questione, lunga una quindicina di metri, é situata nella parte alta del canalino ed é ben localizzabile dal basso grazie ad un muretto che contiene la piccola discarica posta davanti all'entrata. Si tratterebbe come già accennato del risultato di un lavoro di ricerca risalente al "periodo degli inglesi"(vedi, se vuoi, la Storia mineraria).

 

 

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Indicazioni stradali con Google

Puoi collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome  (vedi qualche esempio).

Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.