Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

Vai Home page   Vai al Sommario

 

 

E' un Sito sull'oro con centinaia di pagine utili alle vostre ricerche e dispone anche di Facebook per dialogare ecc. Per la Posta in generale: ho sostituito la mia precedente pagina Facebook (si può ancora consultarla, ma non più scriverci) con una nuova in formato Gruppo, la cui iscrizione è assolutamente gratis e dove potrete inserire domande o argomenti aggiungendo vostri "post", oppure rispondere e dialogare in quelli di altri già presenti.

Per la Posta particolare, invece, cioè dialoghi privati ed esclusivi con giornalisti, enti, collaboratori scrivetemi qui

IMPORTANTE: se nel vostro schermo la tabella centrale, testi ed altro li vedete troppo piccoli potete ingrandire tenendo premuto il tasto Ctrl e cliccando su + o -

 

Aspirare le scagliette

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

Sezioni principali di questo Sito:

Miniere d'Italia

La Valle d'Ayas

Giuseppe Pipino

Il deposito di oro alluvionale italiano

Italia fiumi con oro

Imparare a cercarlo

Attrezzi necessari

Pulizia dei minerali

E' oro? e tipi di oro

Le Leggi sulla ricerca

I cercatori d'oro

Storia oro Italia

I minerali in genere

Club, gare e mostre

Pagina guida per ricerche scolastiche

Oro nel mondo

I vostri racconti

Collaboratori e corrispondenti

   

Succhiotto o ciucciotto

 

Pag. fatta con

Giuseppe Rizzi

 

 

Succhiotto o ciucciotto: sono termini con cui comunemente noi cercatori d’oro chiamiamo il contenitore in plastica che usiamo per per raccogliere le scagliette d’oro dal fondo della batea selezionandole dalle altre componenti del concentrato. In effetti il termine si presta a fraintendimenti, ma tant’è, l’ho sempre sentito nominare così e tra cercatori ci si intende. Il termine tecnico corretto sarebbe “spruzzetta” e in commercio nei negozi specializzati in plastiche se ne trovano di varie forme e dimensioni, hanno un tappo a vite con un foro al centro dove è inserito, con la possibilità di scorrere, un tubicino con diametro interno di 3-4 mm.. Questo tubicino inserito nel tappo, all’acquisto è molto lungo e curvo e termina con un beccuccio stretto: per l’uso che ne faremo sarà necessario ridurne la lunghezza.

Personalmente la mia preferenza va a quelli in polietilene semitrasparente da 100 cc. e i più pratici da usare sono quelli con la forma a cupola (a destra nella foto).

 


Considerato il costo ridotto (tra 2 e 3 euro) è consigliabile averne un paio a disposizione. Il secondo succhiotto può essere utile per eliminare dal piatto nelle ultime fasi della pulizia gli ultimi granelli di sabbie pesanti, e le piccole grigie scagliette di piombo.

 

Come funziona: se premiamo tra le dita la bottiglietta, questa si schiaccerà riducendo il suo volume interno e quando rilasceremo la pressione, la Aspirare oro dalla bateabottiglietta tenderà a riprendere la forma originaria. Se questa operazione viene fatta tenendo la bottiglietta capovolta e con il beccuccio immerso nell’acqua della batea, aspirerà acqua e quanto nelle vicinanze del beccuccio, sabbia e/o oro a nostra discrezione. Tutto il pesante che avremo aspirato, passato il tubicino ed entrato nella bottiglietta, per il suo peso scenderà a raccogliersi vicino al tappo. A fine aspirazione avremo la bottiglietta quasi colma d’acqua e per poter ripetere l’operazione di aspirazione dovremo di nuovo esercitare la pressione sulle pareti laterali per lo svuotamento. Quel che abbiamo aspirato di pesante rimarrà nella bottiglietta e alla pressione uscirà solo l’acqua.

Avremo due possibilità: schizzare l’acqua in un angolo della batea o sfruttare il Come funziona il risucchio nel dettagliogetto dell’acqua in uscita per spingere le scagliette a raggrupparsi così da poterle subito dopo più facilmente aspirare.

Come scritto sopra, il tubicino andrà accorciato. Quanto più lungo lo si lascia tanta più strada dovranno fare le scagliette d’oro per percorrerlo e, specialmente a fine aspirazione, è molto probabile che alcune si fermino a metà strada venendo poi risputate alla successiva pressione.


Il mio consiglio è di accorciarlo a non più di 7-8 centimetri e i tagli è bene che siano a fetta di salame e fatti in direzioni opposte (notarli nella foto qui sopra): nella parte esterna questo ci permette di aspirare con la bottiglietta inclinata e quindi con la massima visione di quel che si va ad aspirare, mentre nella parte interna il taglio fa sì che il getto in entrata sia indirizzato verso il basso, rispetto a come si tiene la bottiglietta. Spesso quando si ha a che fare con oro molto fine e sottile questo tende a galleggiare all’interno della bottiglietta e alla pressione di svuotamento verrebbe di nuovo risucchiato e buttato fuori. Ora, terminato di aspirare l’oro che avevamo nella batea si toglie il tappo a vite, si sovrappone al collo della bottiglietta un basso contenitore (io uso i vecchi contenitori di pellicole fotografiche ridotti in altezza a 12-15 mm., ma qualsiasi contenitore più basso del collo del succhiotto e di ridotte dimensioni va bene), si capovolge il tutto, si agita un poco per far scendere l’oro e, con una lenta pressione, si svuota la bottiglietta dall’acqua andando a raccogliere tutto l’oro nello scatolino da dove lo recupereremo dopo l’asciugatura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimenti di questa pagina

 

All contents copyright
© 2003--2023 VDA
All rights reserved.
No portion of this service may be reproduced in any form.

Posta in generale: ho sostituito la mia precedente pagina Facebook (si può ancora consultarla, ma non più scriverci) con una nuova in formato Gruppo, la cui iscrizione è assolutamente gratuita e dove potrete inserire domande o argomenti aggiungendo vostri "post", oppure rispondere e dialogare in quelli di altri già presenti. Posta particolare: per dialoghi privati (giornalisti, istituti ecc.) scrivetemi invece qui.

Indicazioni stradali con Google

Puoi collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome  (vedi qualche esempio).

Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.