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Questa
pagina l'ho preparata insieme a Morgan, che mi ha
permesso di utilizzare qui il nostro dialogo, foto comprese. |
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UNA
BREVE PREMESSA. Ho deciso di riportare qui le parti sostanziali
dei dialoghi che ho avuto con Morgan quando mi contattò per chiedermi se
quel che aveva trovato fosse oro o cos'altro, perché mi sembra che
leggendone i contenuti per esteso risulti infine abbastanza chiaro quali
siano alcuni dei quesiti fondamentali da porsi in simili circostanze e
come occorra agire per poter sapere in cosa consiste quel che si ha
trovato.
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Come potrete constatare leggendo e soprattutto guardando quanto segue, è
proprio vero che non è tutto oro quel che luccica; pur considerando che da
una foto è difficile giudicare perché non si sa mai quanto i suoi colori
siano fedeli all'originale, in questo caso però forme e colori degli oggetti
in questione farebbero sobbalzare qualsiasi cercatore (anche esperto)
portandolo comprensibilmente a "sognare" le famose pepite del Klondike o di posti simili. |
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D.
Ciao Zappetta Gialla, mi chiamo Morgan e sono di Reggio Emilia. Ho
bisogno cortesemente di una tua consulenza per un metallo che
ho trovato.. e al quale, nonostante mille paragoni con foto su internet,
descrizioni, e distinzioni varie.. non riesco a dare una collocazione tra
i vari esistenti.. (purtroppo come hai scritto sul sito: "se hai
qualche dubbio non è oro"..). L'ho trovato dalle mie parti sepolto
nel terreno a circa 20 cm di profondità con un metal detector.
Secondo te cosa potrebbe essere? Premetto che ha subito il trattamento che
descrivi nel sito per pulire l'oro con l'acido muriatico e l'acqua
distillata... (prima presentava in alcuni punti delle incrostazioni nere
che l'acido ha rimosso) e che è stato anche lucidato con una
spazzola di ferro a setole molto fini... |
R.
Ciao Morgan: dunque, premesso che nella tua zona a livello geologico non
dovrebbe certo sussistere tale tipologia di oro (ammesso e da
verificare che lo sia), in ogni caso ho imparato da tempo che non è
possibile dare certezze osservando semplicemente delle pur nitidissime
foto e questo perché limitando necessariamente le analisi al solo
fattore estetico ci sono moltissime cose (esternamente) splendenti
e gialle quanto l'oggetto in questione. Questo per dirti che
sostanzialmente l'unica persona in grado di stabilire in cosa consista il
ritrovato è la stessa che lo ha e può quindi non solo guardarlo,
ma anche tastarne la tenerezza ed ovviamente il peso (entrambi
scontati nel caso dell'oro). Infine, nel caso di dubbi basta portarlo al
più vicino orafo e provvederà lui in un istante a tutto
questo.
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D.
Ciao Zappetta Gialla, immaginavo che non si potesse scoprire con certezza
solo da due foto (io non riesco a capirlo neanche "dal vivo"), però
se mi dici che due parametri importanti sono la tenerezza e il peso ...
direi che su queste due cose ci siamo...! Il peso notevole, rispetto
alle dimensioni, è stata la prima cosa che ho notato subito già la
primissima volta che l'ho presa in mano e anche la tenerezza c'è perché
l'ho morso come facevano i vecchi cercatori. Poi, il fatto che immerso
per ore nell'acido muriatico non si sia minimamente neanche
rovinato non è questa quasi una prova certa che si tratti di Oro?
Inoltre ho letto su wikipedia che questo acido scioglie tutti i metalli
con pochissime eccezioni. Mi dicevi che si può confondere con tanti
metalli... ma ci sono altri metalli oltre a Oro, Rame, Argento, Roentgenio, Tantalio,
Germanio e Mercurio che possano non subire conseguenze se immersi
nell'acido muriatico e che abbiano un colore così simile all'oro? Era
comunque mia intenzione portare questo pezzo di metallo da un
gioielliere.. ne ho già individuato uno spero abbastanza esperto a
Reggio Emilia. Un ultima cosa: viste le leggi vigenti in
materia, credi
che un ritrovamento del genere (se dovesse essere oro nativo) sia
tollerato dalle autorità competenti o che invece raccontando che l'ho
trovato scavando nel mio terreno rischio che mi venga
confiscato..? Come mi consigli di muovermi in questo senso? Meglio
raccontare che è stato un regalo di un mio vecchio zio che cercava oro all'estero..?
Anche all'orefice qualcosa dovrò pur raccontare. |
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R.
Ciao Morgan, secondo me ti fai un mucchio di problemi che in realtà non
esistono: all'orafo (non ho parlato di gioiellieri: mi riferisco a
quelli che l'oro lo lavorano per fare anelli e altro) non interesserà
minimamente sapere come tu ti sia procurato quel che gli fai vedere,
mentre per quanto riguarda la regolarizzazione dei ritrovamenti, sulla
carta tutti i beni del sottosuolo sono di proprietà dello Stato ed
occorrerebbero quindi permessi di ricerca con relative concessioni
ecc. per qualsiasi minerale estratto, ma per ovviare a questo basta non
divulgare la notizia nei suoi dettagli. Inoltre si può motivare il tutto
anche dicendo di averlo comprato ad una mostra. |
D.
Ciao Zappetta Gialla, l'ho portato da un orefice e solo a prenderlo in
mano lui ha capito che non era oro...; ha fatto una limatura con la
pietra di paragone e messo l'acido per vedere se almeno poteva essere un 9
carati, ma niente ...! Dice che secondo lui è uno scarto di fusione del bronzo.
Alla fine la tua regola, nella sua semplicità, si è rivelata
piuttosto valida perché ... avevo molti dubbi... e infatti non era oro! |
R.
Ciao Morgan, queste tue ultime righe, pur descrivendo quanto purtroppo
temevo, almeno confermano che hai risolto alla radice il problema e
in modo che non lascia più spazio a dubbi. Se ti può consolare si tratta
di una situazione nella quale incappano inizialmente quasi tutti: io
stesso (beati tempi ormai lontani) confusi da ragazzo il mio primo
ritrovamento con quella che in realtà era solo calcopirite. |
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Approfondimenti di questa pagina
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