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Per foglio da 4 mm

 

 

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Ho aggiunto qui anche le informazioni necessarie per una  realizzazione con il compensato di 4 millimetri di spessore, anche perché non sempre è facile trovare quello da 3 millimetri. I due piatti concentratori hanno caratteristiche e misure simili (diametro – profondità – capienza) ma il piatto realizzato con il compensato da 3 millimetri è la prima scelta perché decisamente più veloce. Con il 4 mm. si ha il vantaggio di un piatto più resistente e un poco più facile da usare, ma più lento.

Piatto concentratore per trovare oro sui fiumi
Nei disegni ho rappresentato la sezione di una metà del piatto, i vari rettangoli sovrapposti che formano la scaletta sono la sezione dei vari anelli e i due colori (azzurro e giallo) rappresentano la provenienza dai due fogli di compensato che si sono tagliati. Ogni anello ha metà della sua larghezza a contatto con l’anello contiguo e questa è la superficie di incollaggio. Gli anelli (verdi) provengono dal terzo foglio e sono quelli che servono a dare profondità al piattello centrale, 8-9 mm. I due riquadri (azzurro e giallo) delle “Misure diametri tagli dischi” riportano le misure dei raggi, esterno e interno per il taglio dei singoli anelli. Il riquadro a destra non serve per la costruzione ma è solo il valore di capienza di sabbia relativo ad ogni singolo anello.

 
Nota: Da qualche anno diversi cercatori d'oro si sono costruiti piatti con le mie misure e ultimamente mi è stato chiesto un parere su un paio di varianti: aumentare la profondità del piattello centrale e aumentare il diametro del piatto. Ho risposto che tutte le modifiche sono possibili, ma vanno poi verificate sul fiume. A mio parere ed esperienza le due varianti indicate sono per gli insicuri. Quando l’oro entra nel pozzetto alto 9 mm. non esce più, un pozzetto più profondo dà solo una maggiore quantità di concentrato. Un maggiore diametro del piatto può andare bene entro certi limiti, ma comunque si rallenta la fase finale del lavoro, cioè più strada da fare per il leggero (che ormai tanto leggero non è più) per arrivare ad uscire dal bordo.

 

P:S. A seconda dei luoghi e periodi, questo piatto viene chiamato anche batea concentrica.

 

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