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Questa pagina
l'ho realizzata con
Marco
Abbondanza, M. Tagliavini, Enrico Bilancioni e
Lorenzo
Ravatto |
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Per chi
"ambisce" all'oro presente nei tratti di fiume
situati nel Parco
Capanne
di Marcarolo (zona gialla nello schizzo) riporto in questa pagina tutte le
parti fondamentali di una attenta e approfondita vera ricerca
burocratica svolta informandosi con cura presso i vari uffici di
competenza, dalla quale infine si evince senza ombra di dubbio che in
quest'area la ricerca ecc. amatoriale dell'oro sia diventata al giorno d'oggi
tutt'altro che libera
e praticabile. |
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Ad
esser sinceri va detto che è possibile, anzi taluni lo danno per certo, che i controlli al merito
(tanto temuti) non siano particolarmente assillanti o
continui ed io stesso (Z.G.) so di persone che oggidì praticano anche
assiduamente la ricerca dell'oro sui torrenti di questo distretto
minerario; è bene però tener sempre presente che a rigor di legge il regolamento del parco in questione
non consentirebbe tale attività e che se dunque si riesce a praticarla
è forse perché i "sorveglianti" (bontà loro) "chiudono
un occhio" su tutto quanto. Per
quanto riguarda i confini territoriali del Parco Capanne di Marcarolo,
essi sono definiti, dal Piano Stralcio e conseguente regolamento del
medesimo, rispettiv. tra la destra idrografica del torrente Gorzente e
la destra idrografica del torrente Piota. Riporto
qui a seguire la parte sostanziale della
e-mail "chiarificatrice"
che, come accennato, ho ricevuto sull' argomento: |
Nel 2014 pure
il cercatore Lorenzo
si è interessato di persona a questa faccenda, e dopo aver contattato
l'ente responsabile per chiedere
se fosse possibile cercare oro in detta area gli si rispose che è vietato alla
"luce" di una abbastanza recente norma, che è
la seguente:
3.1
- Prescrizioni in materia di prospezione geologica e raccolta di
minerali.
La
raccolta di minerali all’interno del Parco regionale è normata dalla
L.R. 4/9/1996 n. 65, che rimanda alla L.R. n. 15 del 4 aprile 1995 per
il dettato normativo. Fatte salve le norme vigenti in materia, per
quanto riguarda l’ambito afferente al Sito di Importanza Comunitaria
la prospezione e la raccolta a scopo scientifico (comprovate finalità di
carattere culturale, educativo e pubblicistico) di rocce o minerali in
tutto il territorio del SIC / ZPS è da assoggettarsi a Procedura per la
Valutazione d'Incidenza. Le attività a solo scopo collezionistico
e ludico amatoriale non sono da considerarsi rispondenti alle varie finalità
di conservazione ambientale del sito e pertanto non sono consentite. |
"
... Essendo
una località italiana tra le più interessanti dal punto di vista della
ricerca aurifera e trattandosi nel contempo di un' area protetta di
rilevanza europea, abbiamo ritenuto opportuno verificare di persona
quali eventuali requisiti fossero necessari per essere in piena regola
con le normative ivi presenti.
Da titolari, quali siamo, di permesso permanente della Regione
Piemonte, nel rispetto della L.R.51 del 04-04-
1995, L
.R. 65 del 04-09-1996 e facendo riferimento al “Piano Stralcio delle
Aree Aurifodine- interventi di conservazione naturalistica e
valorizzazione culturale dell’ambiente geologico e storico-minerario
delle valli del Gorzente e Piota”, parte III paragrafo 3.1
“prescrizioni in materia di prospezione geologica e raccolta di
minerali” (presente sul sito del parco), riferendoci a te
(Z.G.) e al tuo Sito (idem), precisando l'intenzione di far inserire nel
medesimo le note informative che avremmo ottenuto (e che sono
infatti ora riportate qui a seguire).
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Come
puoi notare, dal paragrafo citato del Piano Stralcio (link
del parco, Z.G) non è ammessa ricerca dell’oro alluvionale con finalità ludica e/o collezionistica, quindi con un poco di presunzione abbiamo
dapprima chiesto lumi ad un responsabile (Panizza Gabriele T.
0143-877825), poi via mail una domanda di ricerca al Dir. dr. De
Giovanni Andrea (andrea.degiovanni@parcocapanne.it) descrivendo le
nostre reali finalità (scientifiche, culturali, educative nonché pubblicistiche), la n/s attività sui torrenti, citando il rispetto
delle leggi, citando il nostro trattato
già presente sul
tuo Sito e comunque allegandolo e completando con i n/s dati personali.
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In seguito la n/s domanda
fu esaminata con
procedura ufficiale d’istruttoria e ci vennero evidenziate peculiarità,
raccomandazioni, nonché l’obbligo di far loro pervenire una relazione
dell'attività entro 90 giorni dal sua conclusione, (utilizzabile quest'ultima
dall’ente parco per scopi educativi e didattici) e limitando la durata
di questo
"permesso speciale" alla fine dell’anno solare."
In
conclusione e riassumendo, da ormai molti anni la ricerca dell'oro nei
corsi d'acqua posti all'interno del Parco capanne di Marcarolo non è più
libera, tranne che per situazioni particolari dove si dovrebbe comunque,
come visto sopra, richiedere preventivamente una sorta di permesso
speciale per poi attendere nella speranza che venga concesso.
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Approfondimenti di questa pagina
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