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witwatersrand

 

 

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Per la descrizione della scoperta e rendita aurifera del Witwatersrand, viene qui riportato il riassunto di un importante rapporto di Werdmuller (1986). La mappa, invece, che descrive il bacino del conglomerato in questione ed i suoi cantieri più redditizi, è tratta da "Gold in South Africa" (1992) di Bruce Cairncross & Carl R. Anhaeusser.

 

Libera traduzione di Dina Negri.

 

 

Verso la fine del 1885, due girovaghi, George Harrison e George Walker arrivarono alla tenuta Wilgespruit sui pendii settentrionali delle colline del Witwatersrand. Erano diretti al campo aurifero del Barberton, ma decisero di interrompere il loro viaggio e preferirono chiedere a Fred Struben se aveva da dar loro lavoro in miniera. A Walker fu affidato il compito di montare il frantoio che era appena giunto dall'Europa, oltre a vari lavori di preparazione per lo sfruttamento del Confidence Reef che Struben aveva scoperto nel settembre dell'anno precedente. Ad Harrison, muratore di professione, fu detto di mettersi in contatto con la vedova Oosthuizen, che voleva far costruire una casa nella sua tenuta di Langlaagte, non lontano da Wilgerspuit lungo i pendii della collina. I due amici quindi si lasciarono con l'impegno di rivedersi al termine dei loro rispettivi impegni. Nel febbraio dell'anno seguente Walker si recò dall'amico, il quale non aveva ancora completato la costruzione della casa di cui sopra. La leggenda narra che i due, una domenica, andarono a passeggiare nella proprietà di G.C. Dosthuizen, confinante con il terreno della vedova. Harrison s'imbatté in un affioramento (def.) di rocce. Egli lo esaminò ed essendo stato un cercatore d'Oro quand'era in Australia, ne frantumò un pezzo e lo setacciò con la padella (def.); alla fine, nella padella gli rimase una lunga coda d'Oro. Praticamente Harrison era "inciampato" in quel conglomerato che più tardi prenderà il nome di Main Reef. Di questa vicenda non si ha documentazione alcuna, tipo dettagli messi per iscritto od almeno la data esatta: semplicemente, la gente operativa in loco, nel tempo, avrebbe dato credito alla vicenda così come è qui sopra riportata. 

Per dovere di cronaca aggiungo che esistono però alcune altre versioni sulla scoperta iniziale del Witwatersrand, pure queste senza prove o attendibilità maggiori: accenno brevemente qui sotto a un paio di quelle che sembrano anch'esse potenzialmente possibili. In fin dei conti la veridicità della narrazione di cui sopra non dispone assolutamente di alcuna testimonianza in più nei confronti di altri resoconti.   

1. George Walker, in una lettera datata 15 Febbraio 1924, che venne poi riprodotta nel quotidiano di Johnnesburg "Rand Daily Mail" del 28 Agosto 1926, rivendicò come suo il ritrovamento dell'affioramento in questione, nonché la frantumazione e seguente rinvenimento della "coda" d'Oro. Aggiunse inoltre che la scoperta ebbe invece luogo nel terreno di tale Wilhelm Dosthuizen.

2. Fred Struben, nel 1903, quindi prima ancora di George Walker, abbozzò su uno schizzo di mappa il luogo dove il Main Reef fu scoperto nel 1886 da George Walker e da un amico nella tenuta di Langlaagte: "Egli era un nostro vecchio minatore licenziato". Sempre Struben, asserisce di aver già trovato lui in persona, prima di questi, un conglomerato contenente Oro sul Witwatersrand e precisamente nel 1884, vicino al suo limite nordoccidentale.

Concludendo, considerando queste rivendicazioni (e molte altre), le autorità di allora richiesero al Sovrintendente alle Attività Minerarie, di far luce sulla questione: egli decretò Harrison scopritore ufficiale che fu quindi autorizzato ad ottenere la relativa concessione mineraria.

 

 

 

 

 

 

 

 

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