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Itinerario di ricerche aurifere
Crodo (NO)
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Pagina preparata
con Ugo Magnani |
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Durante le ferie di un'ormai lontana stagione estiva
nella quale soggiornai in valle Antigorio e più precisamente nel
comune di Crodo, mi cimentai nella ricerca della rara Cosalite ed
dell'ancor più raro Oro nativo delle miniere dell'Alfenza. Da tempo
mi ero riproposto una conduzione di approfondite ricerche, sia
sull'ubicazione degli ingressi dei sotterranei, sia nel torrente
Alfenza che nella discarica prodottasi durante gli anni di
sfruttamento industriale, che risalgono al periodo
"bellico". Già in precedenza mi ero recato in loco più
di una volta con l'amico Giorgio De Lorenzi, ma entrambi ci eravamo
sempre limitati ad osservazioni sui massi quarzosi nei pressi del
torrente e ad alcuni assaggi con la batea le quali avevano però
sempre lasciato un po' di amaro in bocca. Questa volta invece
fui finalmente ricompensato della mia ostinazione perché tra i
sassi della discarica trovai sia la Cosalite
che L'oro
nativo [def.].
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La
Miniera. L'ingresso principale è situato appena sotto la strada
sterrata, circa 50 metri prima del ponte in ferro e la si può
individuare facilmente seguendo l'enorme tubatura che ne fuoriesce
per condurre l'acqua di invaso dalla galleria alla Centrale. Qualche
pagliuzza d'oro é stata trovata lavando il materiale raccolto sul
pavimento immediatamente dopo l'entrata di questa galleria, la quale
ha un aspetto ben poco incoraggiante dato che le numerose armature
lignee di sostegno sono oramai assolutamente marce ed inutili a
causa del più che abbondante tasso di umidità ivi presente.
Addentrandosi, saranno visitabili solo le poche decine di metri che
conducono al muro di contenimento dell'invaso
idrico. Un altro ingresso si apre invece
proprio nel letto del torrente : seminascosto dalla vegetazione perché un albero é cresciuto davanti all'entrata é
situato circa 300 metri a monte del ponte in ferro che attraversa l'Alfenza
e la sua esplorazione viene
quasi subito interrotta da una muratura in cemento: anche le due
botole lì visibili portano a relativi scavi subito appresso
sbarrati. |
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Altri
lavori in zona. Nei comuni di Crodo,Verampio, Maglioggio e in altre
piccole frazioni, durante il periodo di sfruttamento delle miniere
dell'Alfenza, alcuni abitanti del posto tentarono la fortuna
"in proprio" realizzando vari scavi : si tratta perlopiù
di buchi lunghi al massimo qualche decina di metri e che spesso si
aprono in punti che, oltre al filone di quarzo presentano forti
concentrazioni di solfuri (pirite). |
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Un
suggerimento. La paragenesi del quarzo con oro nativo trovato nella
discarica é composta da quarzo molto eroso e scavato, di colore
rossastro - bruno con presenza di solfuri di ferro (pirite) in
disfacimento. L'oro bisogna appunto cercarlo su questo tipologia di
matrice e, quando lo si trova, é all'interno di geodi ed ha
l'aspetto di minute masserelle tondeggianti. Per non creare facili
illusioni concludo dicendo che considero comunque il mio
ritrovamento un vero colpo di fortuna (aiutata dalla
perseveranza). |
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