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Seconda
pag. (di 2) di un vasto studio sulla setacciatura per la ricerca
dell'oro. |
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I Tipi di setaccio: |
Pag. fatta con
Giuseppe
Rizzi. |
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Negli anni ho
costruito, sperimentato e intensivamente usato diversi tipi di setaccio
e di seguito cercherò di illustrare, aiutandomi con delle fotografie,
le caratteristiche con i rispettivi pregi e difetti di quelli che
giudico le tre migliori soluzioni cioè il Setaccio tondo, Setaccio a
telaio e Setaccio a cestone. |
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Setaccio
tondo. Questo setaccio non permette di lavorare grosse quantità
di materiale, ma la sua praticità e leggerezza (350 gr.) lo rendono una
delle migliori soluzioni. Offre il vantaggio di poter essere usato sia a
secco, per le sabbie asciutte, che con il secchio colmo d’acqua per le
sabbie umide. I migliori setacci che ho realizzato sono stati fatti
utilizzando i secchi di plastica di tempere per imbiancatura. Taglio la
parte superiore del secchio a misura tale che, inserita in un secchio
gemello, entri per almeno 10-15 cm. Fisso poi all'interno della parte
tagliata un fondo di rete metallica, resistente, con maglia da un cm.
sulla quale successivamente si potrà fissare un retino di maglia più
piccola secondo le necessità.
Questo tipo
di setaccio permette, una volta appoggiato direttamente sul secchio, di
procedere alle operazioni di setacciatura senza dover sostenere il peso
della sabbia. Sarà sufficiente scuotere il secchio orizzontalmente e/o
ruotare a scosse il setaccio in senso orario e antiorario sul secchio
madre per ottenere la setacciatura. |
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Setaccio
a telaio. E' un setaccio da usare solo con sabbia perfettamente
asciutta. Consiste in un telaio rettangolare metallico (il mio misura
115x35 cm. e pesa kg.2,2) su cui si fissa una rete metallica con maglia
da 1 cm. come base di setaccio. Su questa struttura si potrà
sovrapporre una retina di plastica a maglia più sottile (serve di
protezione all'integrità della struttura e per ridurre la granulometria
del setacciato). Teniamo presente che la grana del setacciato è in
funzione dell'inclinazione del telaio che dovrà essere compresa tra
45° e 60° perché conta non tanto la dimensione della maglia (grata)
quanto la sua proiezione verticale (una maglia da 1 cm. inclinata di
45° darà un setacciato di 0,7 mm. ; inclinata di 60° un setacciato di
0,5mm.). Questa variazione dell'inclinazione si ottiene mediante due
tubi che possano scorrere l'uno nell'altro, forati in modo tale che, con
uno spinotto, li si possa fissare l'uno all'altro, variando la misura
totale. Il tubo di diametro minore sarà fissato al centro alto del
telaio e il tubo grosso sarà il piede d'appoggio. Questo setaccio sarà
poggiato a terra sopra un telo di plastica che servirà a contenere il
mucchio di sabbia setacciata. Si verserà a badilate il materiale da
setacciare in alto e per caduta scendendo lungo la rete, il
"buono" passerà attraverso la retina e lo "scarto"
si accumulerà al piede del telaio. Vantaggio: attrezzo poco ingombrante
e leggero. Inconveniente: progredendo con lo scavo occorrerà più volte
spostare setaccio e telo e spianare il mucchio di scarto accumulato. |
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Setaccio
a telaio su cabasso (*2). La soluzione del setaccio a telaio,
montata su cabasso, è decisamente la più vantaggiosa per la sabbia
asciutta. La sabbia vagliata entrerà direttamente nei secchi che si
saranno sistemati all'interno del cabasso e lo sterile eliminato andrà
progressivamente a richiudere lo scavo fatto, formando la base di
progressivo trascinamento del cabasso mano a mano che si procede con il
fronte di scavo. Lo svantaggio è l’ingombro e il peso di quasi 5 Kg.
(*2) il
cabasso è un contenitore rettangolare di circa cm. 70 x cm. 40 con
profondità di cm. 20 reperibile nei reparti di materiali per
l'edilizia. |
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Setaccio
a cestone (*3). E' da usare per il lavaggio in acqua della sabbia
e non adatto
a setacciare materiale asciutto. Il setaccio è realizzato con uno
"
scatolotto" quadro(cm. 35x35) di misura poco inferiore alle misure
interne del cestone e alto una quindicina di cm. E’ realizzato con una
struttura metallica resistente, meglio se a maglia di 3-4 cm. Su un lato
si monteranno delle cerniere per fissarlo al cestone e, sul lato
opposto, una maniglia per le manovre di setacciatura. All'interno del
setaccio si fisserà una rete metallica, di maglia "più
piccola", secondo le necessità. Riempito il cestone di acqua, si
versano nel setaccio un paio di badilate di materiale e con la maniglia
si imprimono al setaccio movimenti verticali |
alternati a
scuotimenti laterali. Il cestone è straordinario per la praticità
d'uso e per la resa: è l’attrezzo che adopero maggiormente. Permette,
come il cabasso, di
seguire progressivamente il fronte di scavo. E’ relativamente leggero
( Kg. 3,3) e, portato con un bastino, diventa un buon contenitore
e supporto per tutte le attrezzature al seguito: nella foto qui a lato c’è
un esempio del carico.
(*3) il
cestone é un contenitore di plastica nera di cm. 40 x cm. 40 e profondo
cm. 35 reperibile come il cabasso nei reparti di materiali per
l'edilizia.
Un buon lavoro a tutti!
Giuseppe R.
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