All contents
copyright
© 2003--2023 VDA
All rights reserved.No portion
of this service may be reproduced in any form. |
|
Posta in
generale: ho sostituito la mia precedente pagina
Facebook (si può ancora consultarla, ma non più scriverci) con una
nuova
in formato Gruppo, la cui iscrizione è
assolutamente gratuita e dove potrete inserire domande o argomenti
aggiungendo vostri "post", oppure rispondere e dialogare in
quelli di altri già presenti.
Posta particolare: per dialoghi privati (giornalisti, istituti
ecc.) scrivetemi invece qui. |
Indicazioni stradali con Google |
Puoi
collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze
personali: le schede riporteranno il tuo nome
(vedi qualche
esempio). |
|
Per la Rete.
Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da
parte di terzi legittimamente interessati
(un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta
quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto
nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto
visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?)
il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come
rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti
del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe
di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al
proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è
generato da un’azione costruttiva bensì passiva. A mio modesto
avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria
personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono
presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non
facili da reperire. Altro che copiare da altri siti.
Per il cartaceo.
Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito
nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi
riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune
richiesta di autorizzazione via
e-mail (la concedo
sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per
quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma
piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza
chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la
buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in
qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le
credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto
perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino
qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al
contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con
tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali
in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo
del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione
d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo
agevolare entrambi. |
|