Si tratta di filoni idrotermali epigenetici
strettamente legati al sistema di fratture. |
Il punto di contatto tra il filone e la roccia
circostante è molto ben visibile, in quanto i margini sono piani di
faglia. (fig. 22 e 23 DA INSERIRE). La roccia è composta da gneiss
occhiadini, gneiss
anfibolitici e anfiboliti mesozoici, mai da serpentini. |
I filoni hanno un orientamento secondo tre sole
direzioni principali di frattura, costituite da sistemi paralleli che si
sviluppano per chilometri quadrati, il cui miglior esempio lo si ritrova
nel settore Bechaz. Talvolta la rete dei filoni è molto fitta. Le tre
direzioni principali delle fratture sono indicate di seguito nella tab. 13
e visibili nella fig. 24 DA INSERIRE: N60, N120, N160. |
La direzione N70, comune ai settori
Fenilliaz e Bechaz,
è la più frequente e quella più ricca di oro (tenore medio 10 g/t). Si
può affermare che la quantità d’oro estratta dai filoni N60
rappresenta circa i due terzi della produzione totale dell’intero
distretto. I filoni della terza direzione sono poco nominati (Orbeillaz);
i tenori medi di queste due direzioni sono di 1 g/t. |
Questi filoni presentano poche fratture e non sono mai
piegati, si denotano solo alcuni spostamenti di faglie , il cui rigetto è
inferiore o uguale a 10 metri (ad esempio filone Fenilliaz fig 32 DA
INSERIRE). D’altra
parte queste mineralizzazioni sono in totale disaccordo sia con gli gneiss
paleozoici che con gli ofioliti secondari. Di conseguenza si possono far
risalire alle ultime fasi della tettonica alpina , all’inizio del
Terziario. |
Rispetto al resto della Valle d’Aosta, il
distretto
di Challant rappresenta un’eccezione, in quanto tutti gli altri tipi di
mineralizzazione presenti nella regione risalgono al Giurassico o al
Cretaceo, come ad esempio i giacimenti di rame (Kieslager) di Ollomont,
Petit Monde, Saint Marcel e Hérin. |
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(immagine aggiunta)
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GEOMORFOLOGIA |
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Abbiamo diviso cinque differenti settori che
corrispondono in totale ad un centinaio di filoni di dimensioni variabili:
il filone più grande (Gaebianche) è lungo 1500 metri, ha una pendenza
media di 100 metri e un tenore medio di 1m. Il filone minore è quello di
Villa che non supera i 10 metri di lunghezza e pendenza e tenore medio tra
5 e 10 cm. |
Nello stesso giacimento troviamo, a volte, una
successione di placche separate tra loro da zone di interruzione
(serrate), come per il filone Bouchaille. |
A grandi linee, il filone tipo ha la forma di un
parallelepipedo; le sue estremità si ramificano o si smussano; i filoni
Fenilliaz, Comba Toppa e Bechaz (6) si susseguono senza interruzioni dopo
aver intersecato il contatto tra i gneiss e i marmi triassici, poi calano
progressivamente di potenza e si ramificano in diversi filoni minori fino
a sparire a meno di 5 m di contatto. Per il filone Fenilliaz la
suddivisione in filoni più piccoli è accompagnata dalla presenza di
silici (filoni di quarzo) incassati nella roccia matrice (fig. 25). |
La struttura della ganga è il filone di quarzo oppure
tratti di roccia matrice sotto forma di blocchi delle dimensioni di alcuni
decimetri; queste rocce sono profondamente alterate e costituite da gneiss
anfiboli, anfiboli e da prasiniti; in questo caso si tratta di sericiti,
quarzi e ossidi di ferro di colore scuro contrastante con il verde scuro
delle rocce circostanti. |
Questo fenomeno è ben visibile ad Orbeillaz
(Au-Cu),
dove l’intera ganga è composta da una sequenza di quarzo e rocce
alterate che si ripete più volte. La geochimica delle alterazioni sarà
trattata più approfonditamente nel capitolo 5. |