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Nella
foto, il Mont Ros, cui risiedono le miniere d'oro di Orbeillaz in val d'Ayas
(sono situate nella sua zona rocciosa posta al centro dell'immagine) , visto dalla
strada poco prima di giungere a Challand St. Anselme. Nota Bene: durante
quasi tutto il percorso di avvicinamento sarà impossibile vedere
l'esatta area interessata, a parte nel tratto che segue al tornante
della poderale, dove infatti si riesce più volte ad individuare con
chiarezza il filone di quarzo proprio nella zona con le
gallerie. |
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| Accesso.
Nella sua ultima parte, non è né intuitivo né tanto meno comodo,
per cui ho cercato di essere il più preciso possibile. Da
Challand
Saint Anselme prendere la strada sulla sinistra per il Col Tzecore (Zuccore)
ma dopo un paio di chilometri, quando questa diventa momentaneamente
pianeggiante ed offre sulla destra il bivio per il valico (e
frazione Arbaz), occorre invece
proseguire in piano tra le case di Orbeillaz, uscirne dalla parte
opposta con un breve e
ripido tratto ed infine posteggiare
perché lì inizia una "poderale" col divieto di
accesso alle vetture. Incamminandosi per la poderale (che a circa metà del
suo tragitto è caratterizzata da
un tornante destrorso poco
oltre il quale è possibile riconoscere a distanza il filone da
raggiungere) si
finirà dopo una trentina di minuti di
passeggiata in moderatissima pendenza, nel bosco e sulla pianeggiante
"strada del canale" (foto a lato), la quale andrà seguita per circa trecento metri in direzione
Brusson (destra), dopodiché, quando questa si trasforma in breve ma
nettissima discesa, bisogna scenderne il declivio per poi curarsi di
proseguire precisamente nella stessa direzione "virtuale" segnata dalla
strada stessa, cioè non seguendola quand'essa piega a destra,
ma continuando nel bosco con quella traiettoria che porta sotto alle
rocce adesso visibili e quasi di fronte a noi. Ci si troverà in breve tempo nel mezzo di un
avvallamento che non è più ovviamente quello riguardante la discesa prima
seguita quando si camminava ancora sulla poderale, ma il suo seguente e
che si mostra come un largo, ma poco incisivo incavo quasi
pianeggiante fatto di zone terrazzate che (risalendole) conducono in dieci
minuti ai piedi del dirupo del Mont Ros. Si vedranno ora nelle
strette vicinanze tracce di discariche formatesi col materiale
caduto dall'alto perchè gli ingressi della miniera sono infatti
poco più a monte, disposti su di una cengia (balconata) che, alla pari
e adiacente al filone stesso, attraversa obliquamente il fronte
roccioso con
ascendenza, guardando dal basso, da sinistra verso destra. A questo punto le
possibilità per raggiungere
i cantieri sono due: la prima consiste nel
portarsi subito fin contro le rocce, dove cioè ha origine
l'avvallamento in falsopiano da noi seguito e lì individuare
l'inizio della ripida ma
facile rampa sopra citata, la quale parte nell'estremo angolo sinistro
delle rocce poste ora sopra di noi. Il secondo sistema prevede invece di indirizzarsi a
destra in diagonale ascendente poco prima di raggiungere le rocce,
pervenendo cioè ai vari mucchietti di pietre cadute dall'alto e
seguendoli arrivando così ugualmente in cinque minuti alla
balconata obliqua su cui, come già detto, posano gli ingressi delle gallerie principali.
(Tempo
totale a piedi un'ora circa). |
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P.S. La cengia è un
termine alpinistico che indica una balconata (stretta o larga) che
attraversa (parzialmente o integralmente) una ripida parete e può
essere pianeggiante o inclinata. nel caso della cengia di Orbeillaz è
inclinata ed inizia ai piedi del versante, per cui basta risalirla per
incontrare le entrate della miniera, visto che come già detto si
trovano proprio sul fronte della cengia stessa. |
| I
Lavori. Si tratta di quattro gallerie di direzione, la prima
delle quali é disposta però leggermente più in basso della
balconata che segue il filone. Seguendo invece la balconata di cui
sopra si passera necessariamente davanti alla galleria n° 2, che é
la più lunga e quindi davanti alla "3", oltre la quale si
presenta un vasto canalone erboso proveniente dall'alto e che si
interseca con la cengia che stiamo risalendo. Attraversando il
canalone si troverà presto e si potrà visitare l'ultimo sotterraneo
di queste miniere. |
| Mineralizzazione. Secondo il modesto e senza
alcuna pretesa parere dello scrivente, il quale ha fatto in
loco ricerche amatoriali, si tratterebbe di un ulteriore e quindi
differente tipo di giacitura aurifera riguardante la Val d'Ayas
perché oltre alla Pirite aurifera
queste gallerie contengono Oro nativo
che ha però caratteristiche del tutto diverse da quello di Chamousira. In
pratica le min. di Orbeillaz conterrebbero dell'oro che a me è sempre risultato piccolissimo,
ma visibile a
occhio nudo, lucentissimo e spesso cristallizzato. |
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Approfondimenti di questa pagina
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