La sinistra orografica della Val
d'Ayas (cioè il lato posto sulla propria destra risalendo la valle) non è
costellata di cantieri minerari quanto l'altro fianco e da questo ne
risulterebbe, a prima vista, che sia meno importante di quest'ultimo se non
avesse il
"prezioso vanto" della nota Miniera di
Chamousira (foto in fondo a questa pagina), famosa per i
svariati e spesso formidabili trovamenti amatoriali di Oro Nativo,
che vi vennero fatti anche in anni immediatamente precedenti alla pubblicazione di questo
Sito. Qui a lato ad esempio, ingrandimento di uno straordinario gruppo
di cristalli d'oro trovato nella miniera di cui sopra dall'amico Dario
Vighetti e facente parte della sua collezione: N.B.per vederne l'altro
lato, cliccarci sopra.
Ma procediamo ora con ordine geografico.
Risalendo la valle, poco prima di arrivare a Challand Saint Anselme é
individuabile l'ampia e ripida conca del Tronc, caratterizzata in alto
da una montagna rocciosa "piramidale" che si distacca dai
sottostanti boschi altrettanto scoscesi. Questa cima triangolare si
chiama Morteuil (dai locali, Morteuz) ed ai suoi piedi, cioè dove le rocce si posano sul
bosco, s'intuisce un prato in declivio che costituisce l'alpeggio di
Leuriaz: sopra quest'ultimo, nella zona rocciosa inferiore del monte è facilmente
riconoscibile un'ampia fascia nerastra posta in diagonale: in questa
zona si trova la Miniera della Nira. Si tratta di
un giacimento piuttosto misterioso ed intrigante perché, pur essendo
costituito da antichi scavi molto approfonditi per l'epoca ed inoltre
assai lontani dai centri abitati, non risulta alcun scritto storico
riguardante questo cantiere. Proseguendo nella descrizione della
Val d'Ayas, poco più avanti c'é Challand Saint Anselme e,
direzionalmente a questo ma sul versante a lui opposto, due curiose
situazioni minerarie: la prima é precisamente sulla sponda del torrente
principale ed é costiutita dalla Goia de
Pauline, un piccolo scavo in cui ho però accertato personalmente la
presenza di oro nativo, mentre la seconda si riferisce al vallone di Chasten, che orograficamente é adiacente a
quello già visto del Tronc.
Riprendendo a salire la Val d'Ayas, nello spazio compreso tra Challand
Saint Anselme e Brusson ci sono alcuni modestissimi assaggi minerari
disposti "qua e là", ben localizzati da chi sta scrivendo, ma
che preferisco tralasciare perché probabilmente non riguardano l'oro e comunque sono assai distanti dai centri abitati. E' invece d'obbligo
segnalare il filone Gaebianche (4 nella
foto), il quale attraversa diagonalmente, ma
non molto distintamente se non nella sua parte più elevata, tutto il
fronte roccioso della montagna di Ciamousira. Questa ripida montagna é
facilmente individuabile perché caratterizza nettamente questo fianco
orografico precipitando "violentemente" fin quasi sulla strada immediatamente prima dei tornanti sottostanti
Brusson. A lato e
vicini a Gaebianche sono anche riconoscibili a vista, guardando in alto,
i Filoni Innominati (3 nella foto), i quali
interessano solo la parte superiore del contrafforte, come d'altronde
anche i seguenti filoni Speranza e Fenilliaz: questi ultimi due, e solo
essi, costituiscono la nota miniera di Chamousira
(2 nella foto) e sono disposti
sull'estremo bordo che sovrasta Brusson. Ai piedi del paretone e poco
distante d alla strada
asfaltata c'è la discarica
di Ciamousira (1 nella foto) perché al tempo dei lavori il materiale considerato
"di scarto" veniva gettato direttamente dall'alto.
Proseguendo in macchina oltre i tornanti, in meno di un Km. si arriverà a
Brusson:
occorrerà attraversare tutto il paese nella sua lunghezza per trovare,
al suo termine, sulla sin. la strada che sale al Col di Joux e, di
fronte a questa cioé alla nostra destra, quella che porta in circa sei
Km. al villaggio "La Croix", punto di partenza per recarsi alla
maggior parte delle gallerie di Chamousira.