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Sono
sempre stato fortemente incuriosito dai cercatori dell' Oro alluvionale
e dai loro personali accorgimenti per ottenere la miglior resa dal
punto scelto per il lavoro. L' attrezzatura usata, che é ben poca e a
vederla così non sembra lasciar spazio a molta inventiva ( pala e
setaccio...) é invece oggetto di ingegnose
personalizzazioni. |
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Cominciando dalla
pala, oltre a
quelle classiche e tipiche dei muratori, ne
ho viste altre col
"raccoglitore" rettangolare etc. ma una in particolare mi ha
colpito perché l' ho trovata particolarmente azzeccata e utile per i
torrenti di montagna (solo per quelli). Il manico é posto ad angolo
retto rispetto al raccoglitore e quest' ultimo é sostanzialmente
rettangolare ma termina "a punta" e con i lati posteriore e
laterali rialzati a 90° con lo scopo ovvio di riuscire a trattenere
tutto il materiale raccolto. La punta assolve perfettamente la
funzione di scavare e intrufolarsi sul fondo del greto ed il manico
verticale aiuta sicuramente in tutto questo. A me questo attrezzo l'
ha fatto conoscere il sig. Ugo
Magnani. |
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Parlando invece di "canalette"
(mi riferisco a quelle portatili, e non all'installazione dei lunghi e
famosi "sluices" qui visibili nella foto, ce ne |
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Esempio
di "Sluice" (Finlandia)
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sono fondamentalmente di due tipi : quelle da fiume e quelle da torrente ; le
prime hanno dimensioni abbastanza ampie, anche perché taluni cercatori
preferiscono immettervi il materiale direttamente con la pala invece di usare il consueto "palotto" (che é lo stesso tipo di palotto
col quale una volta i negozianti raccoglievano dai contenitori la pasta
sfusa, farina, riso etc.). Utilizzando questo sistema,
anziché setacciare anzitempo un bel pò di materiale per poi
"lavarlo", lo passa direttamente, senza setacciarlo, nella
canaletta, la quale però avrà in questo caso una parte iniziale
abbastanza ampia da potervi posar sopra una griglia che farà così
scendere solamente "il fino". Il sistema più usato nei fiumi
consiste però, come da foto a lato, nel posare sulla zona a monte della
scaletta, un asse che poggerà sui fianchi della scaletta stessa, di modo
che l'acqua entrerà nella canaletta passando sotto a detto asse. Fatto
questo si potrà così versare sul ripiano, a secchi o palate, il
materiale setacciato per poi farlo gradualmente scendere nella canaletta
con le mani stesse. Per quanto riguarda invece le canalette da
torrente,essendo queste
necessariamente di dimensioni più ridotte, é bene "passarvi il
materiale" con ancor più attenzione per non rischiare di veder
"fuggire" le pagliuzze. Se ci si trova nelle vicinanze di una
miniera di Oro nativo [def.]ed é questo che si sta cercando, gli scalini della
can. dovranno essere decisamente più marcati del solito perché questo
tipo di Oro non é piatto come l'alluvionale e quindi ha bisogno di più
spazio per fermarsi. In questa circostanza bisogna guardare velocemente
anche la ghiaia non trattenuta dal setaccio per l'eventualità (ghiotta)
di scorgervi un pezzetto di quarzo con un pochino d'Oro. |
Un ultima cosa, ma certo non in ordine di importanza
: vorrei qui segnalare ai pochi che non lo sanno ancora la cosiddetta
"padella coi bulloni (o antenne). Si tratta di una batea con tre
o quattro "chiodoni" alti 4 o 5 cm. che si alzano
verticalmente dalla base del piatto con l'interessante scopo di
rompere e sciogliere velocemente il materiale da lavare. Di questo
innovativo sistema me ne ha portato a conoscenza il sig. Deon
Gottardo. |
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