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Pag. fatta con
Davide
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L’inquinamento
da mercurio dei nostri fiumi:
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Purtroppo,
però oggi si verifica un diffuso inquinamento, prodotto dall’uomo a
causa dell’uso del mercurio. Infatti, al
giorno d'oggi, si valuta che il 22% del consumo annuale mondiale di
mercurio sia usato in apparecchiature elettriche ed elettroniche, così
come in numerosi prodotti per le famiglie, o nei materiali per otturazioni
dentali, processi industriali, barometri, pompe di diffusione, e molti
altri strumenti da laboratorio. Esso inoltre, è un oligoelemento presente
in combustibili fossili (soprattutto carbone); è usato anche in
apparecchiature mediche, trasmissioni di dati, telecomunicazioni, e
telefoni cellulari, nelle batterie, nell’alloggio per interruttori e
tavole
di cablaggio per stampa. Infine il mercurio gassoso è usato in lampade a
vapori di mercurio e cartelli pubblicitari.
Anche
se questa quantità è piccola per ogni singola componente, 315 milioni di
computer obsoleti entro l'anno 2004 rappresentano in
totale più di 400.000
libbre
di mercurio. |
La
fonte antropogenica più grande di mercurio in acqua sembra essere
costituita dalle emissioni da impianti elettrici alimentati a carbone.
Circa 6x103 tonnellate di mercurio sono liberate ogni anno nell'ambiente come risultato diretto delle attività umane.
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Il
problema per noi cercatori d’oro è che il mercurio essendo molto
pesante sedimenta con l’oro formando in seguito una lega. Le scagliette
che hanno subito questo processo si presentano di un colore biancastro.
Chiaramente il cercatore d’oro dopo aver fatto tanta fatica per trovare
quelle poche pagliuzze non va a buttarle; spesso succede che i temerari
per separare l’oro dal mercurio riscaldano la lega, facendo cosi
evaporare il mercurio, il quale, diventando aeriforme, torna a inquinare
l’ambiente e soprattutto può procurare alla salute dell’incauta
persona danni molto gravi. |
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COME
RISOLVERE IL PROBLEMA? |
Scopo:
scopo
primario:
-distillazione di esigue quantità di mercurio contenute in |
pagliuzze. |
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altri
obbiettivi:
-pulizia dell’oro senza inquinamento atmosferico
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-costi contenuti |
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Dati
conosciuti:
-punto
fusione oro:
1064,18
°C |
-punto ebollizione mercurio
356,73
°C |
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Composti
possibili durante la distillazione: |
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Nitrato
mercurico monoidrato. A temperatura
ambiente si presenta come un
solido da incolore a bianco e dall’odore tenue
di acido nitrico. È un composto molto tossico, pericoloso per
l’ambiente.
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Sintesi:
il nitrato di mercurio si ottiene per azione diretta dell’acido nitrico
sul mercurio metallico. |
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Cloruro
di mercurio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore.
È un composto molto
tossico, corrosivo, pericoloso per l’ambiente. |
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Ossido
di mercurio.
A
temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino rosso o
come polvere più amorfa gialla inodore. È un composto molto tossico,
pericoloso per l’ambiente. |
Sintesi:
per calcinazione del nitrato di mercurio si ottiene il mercurio rosso,
mentre la forma gialla si ottiene per reazione fra il cloruro mercurico e
un idrossido alcalino, o per ossidazione diretta del mercurio. Entrambe le
forme sono sensibili alle radiazioni e con la luce diventano nerastri. |
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Per
evitare la formazione di nitrato di mercurio si sconsiglia l'utilizzo,
prima della distillazione, di acqua regia o acido muriatico. |
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Per
poter raggiungere lo scopo primario occorre riscaldare le pagliuzze a una
temperatura superiore al punto di ebollizione del mercurio e condensare i
vapori sviluppati in un contenitore senza disperderli nell’ambiente. |
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Per
riscaldare le pagliuzze si è dovuto realizzare una caldaia avente le
seguenti caratteristiche:
·
Resistere
ad una temperatura nettamente superiore al punto di ebollizione del
mercurio
356,73 °C
;
·
Costruita
con materiale che non crei reazioni chimiche con il mercurio o i suoi
vapori;
·
Adatta
a non disperdere i vapori nell’ambiente;
·
Facile
da aprire.
Per
raffreddare i vapori si è dovuto realizzare
un condensatore con le seguenti caratteristiche:
·
Capacità
di raccogliere tutti i vapori generati e condensarli;
·
Composto
da materiale idoneo a non creare reazioni chimiche con il mercurio o suoi
vapori;
·
Idoneo
a non disperdere i vapori nell’ambiente.
La
caldaia è stata realizzata utilizzando una vecchia caffettiera in lega di
alluminio posta su di un vecchio fornello da campeggio, mentre per il
condensatore si è utilizzato un lungo tubo di rame avvolto come una vite
senza fine e immerso in contenitore con dell’acqua per facilitarne il
raffreddamento.
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La
soluzione della caffettiera ha risolto il problema di “facilità di
apertura” ma non di tenuta in quanto la guarnizione, in materiale
gommoso, non regge l’alta temperatura di evaporazione.
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La
depressione è stata creata utilizzando un compressore da frigorifero,
allacciando il tubo di aspirazione a un contenitore sigillato di vetro che
racchiudeva il condensatore con la sua acqua di raffreddamento. La mandata
del compressore è stata inserita in un contenitore di vetro non sigillato
per il recupero dell’eventuale olio di lubrificazione del compressore. |
Con
l’utilizzo del compressore si è in oltre potuto creare un flusso
continuo di aria dalla caldaia al condensatore in modo da incanalare i
vapori di mercurio nel tubo di condensazione.
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Per
facilitare questo flusso si è provveduto a collegare un tubo di rame alla
caldaia con una strozzatura regolabile. Questo tubo è stato avvolto alla
caffettiera in modo che l’aria che entra in caldaia sia già riscaldata
dalla stessa fiamma che riscalda la caldaia. La strozzatura regolabile è
stata realizzata da un dado saldato sul tubo di rame e da un bullone: più
si avvita il bullone e meno aria passa tra i filetti. |
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Per
verificare che la caldaia restasse in depressione si è scartato
immediatamente l’utilizzo di un vacuometro perché costoso;si è pensato
di inserire un palloncino sgonfio e sigillato all’interno del
contenitore del condensatore, ma si è optato per una soluzione ancora più
semplice cioè far terminare il tubo di condensa sotto il pelo
dell’acqua. |
La
depressione è regolabile dall’ugello posto sulla caldaia: meno bolle
vengono emesse dal condensatore maggiore sarà la depressione in caldaia |
Un’alta
depressione e quindi un basso flusso in caldaia hanno inoltre due
vantaggi:
·
L’esigua
quantità di aria che passa dall’ugello ha maggior tempo per riscaldarsi
prima di entrare in caldaia.
·
I
vapori che passano nel condensatore hanno maggior tempo per condensarsi
Con
questo metodo il mercurio recuperato si depositerà nell’acqua del
condensatore sotto forma di gocce e potrà essere tolto con l’utilizzo
di una siringa senza dover sostituire l’acqua.
COLLAUDO:
Una
volta assemblato il piccolo distillatore, con grande entusiasmo l'ho
collaudato; funziona veramente bene, tutti i miei calcoli e le mie
supposizioni erano giuste. Per rendere veramente perfetto il distillatore
sarebbe interessante pensare di applicare un termometro per tenere sotto
controllo la temperatura del liquido refrigerante. Per questo ho
realizzato questo piccolo progetto.
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Continua
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Nota Bene. Il
dot. Giuseppe Pipino, dopo aver letto questa mi
scheda ha gentilmente inviato la
seguente precisazione da aggiungere: <<...essendo la caffettiera
di alluminio, e questo metallo amalgamabile, l'uso di amalgama provoca
certamente un attacco, riconoscibile da efflorescenze bianche, e, quindi,
una usura dello strumento >>. Vedere a proposito dei
distillatori anche nel paragrafo sulla pulizia
dell'oro. |
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