LE MINIERE
D'ORO DELLA VAL TOPPA
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Salendo da Pieve Vergonte (q.250) s'incontrano
alcuni assaggi di scarsa importanza ai Casaletti (q.331), ma i cantieri
minerari
più importanti si trovano a quota decisamente superiore: sulla sinistra
del bacino, a Case Cropino (q.810) e sulla destra della vera e propria Val
Toppa, ossia in quel tratto che va da Ca Fontan (q.793) ad Alpe Taià (q.1154). Qui le gallerie sono sovrapposte e allineate lungo uno stesso
gruppo di filoni auriferi. Questi ultimi, a titolo di curiosità, pur essendo
nettamente separati da quelli della miniera di Cropino per via di una zona
di "pietre verdi", sono comunque paralleli ad essi.
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In
questo schizzo, l'ingresso della Galleria n°2
Il giacimento denominato Val Toppa comprende, salendo, le
seguenti concessioni:
Tagliata
n°1 (def.)
E' quella posta più in basso, verso il piano.
Tagliata n° 2:
In questa concessione mineraria, la quale doveva poi dimostrarsi il
centro stesso della mineralizzazione della Valle Marmazza, lavorò fino al
1860 la famiglia Pirazzi Maffiola di Piedimulera , aprendo alcune gallerie
lungo il
Filone della Val Toppa presso l'Alpe Funtan, le quali intendevano
seguire un
maestoso affioramento di quarzo con solfuri alle quote 800\850 (s.l.m). Detta
concessione fu poi rilevata nel 1860 dagli inglesi i quali, proseguendo i lavori
sopradetti ebbero la fortuna di incontrare, ad un centinaio di metri
all'interno della montagna, un forte arricchimento ed un notevole
ispessimento del filone il quale in certi punti arrivò fino a tre metri di
potenza oltre a spingersi in nuove importanti ramificazioni. Da questa
situazione si pervenne allo sfruttamento della cosiddetta "Massa Roberts"
(chiamata anche "filone Piatti"), del filone Ovest, del filone
Marmo Rosso e del filone Est. Successivamente fu individuato anche il filone
Piciocca. Lo sviluppo totale di questi lavori é stimato intorno agli 11 Km.
Tagliata n°3,
inizia
dove termina la precedente ed arriva all'Alpe Tagliata.
Da segnalare inoltre la Concessione
detta "Beolini", posta a circa due chilometri dalla valle,
nella quale lavorarono persone del paese e che ai suoi tempi venne descritto
come "...piccolo filone di quarzo, pochissimo mineralizzato ma ricco in
Oro....lungo l'andamento del filone sono state aperte alcune gallerie che
dettero buon minerale....l'affioramento é ben visibile in molti punti e
vari affioramenti d'altri filoni si trovano in loco. |
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