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generale: inserite domande o argomenti aggiungendoli all'elenco
presente nella pag. di
Facebook: vi troverete in 3 giorni una mia risposta e/o commenti di
terzi, oltre a potervi leggere tutte le discussioni sull'oro.
Posta particolare: per
dialoghi privati (giornalisti, istituti)
scrivetemi qui. |
Indicazioni stradali con Google |
Puoi collaborare inviando materiale generico o
resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome
(vedi qualche
esempio). |
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Per la Rete.
Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da
parte di terzi legittimamente interessati
(un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi
sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso
il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui
utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui
sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza
di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor”
di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle
apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo
per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì
passiva. A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve
avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui
questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune
informazioni non facili da
reperire. Altro che copiare da altri siti.
Per il cartaceo.
Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella
stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco
certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di
autorizzazione via e-mail
(la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione
per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma
piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene
per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione
di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto
anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri
autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e
pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun
modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece
solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili
circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è
nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda.
Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra
l'altro può solo agevolare entrambi. |
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