Sito di Zappetta Gialla sull'Oro.

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Torrente Rancina

 

 

pubblicazione di Miniere d'Oro(2003) web.tiscali.it/minieredoro(2004) www.minieredoro(2006 / 2023)

 

 

Itinerario di ricerche aurifere

Torrente Rancina

località Rancio (Val Cuvia - Varese)

Testo di Ugo Magnani (nella foto) con aggiunta di mia grafica descrittiva.

 

 

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E' questo un itinerario "importante" perché, oltre a poter offrire la campionatura di un torrente forse "non frequentatissimo", porta a contatto con una valle molto bella che vale la pena di visitare: la Val Cuvia appunto, ma il motivo per cui allo scrivente detto posto é rimasto così piacevolmente impresso é dato dal fatto che qualche anno fa il sottoscritto, insieme all'amico Giorgio De Lorenzi, mio compagno di tante avventure, ha fatto una vera e propria caccia al tesoro, perché, oltre alle scagliette [def.] generalmente sotto al millimetro ma con rari casi di tre o quattro millimetri, abbiamo trovato reperti vari (anche preziosi) databili al secolo scorso e, vi garantisco che era molto più emozionante il trovare nella padella questi reperti piuttosto che il minerale interessato.

 

 
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... Ma ora veniamo alla descrizione della località. Provenendo da Varese (rispetto alla carta sarebbe posizionato in basso a destra) si prende direzione per Rancio (2), oltrepassato il quale si giunge ad un bivio che a destra conduce al ponte sul Rancina (direzione Luino), ma noi prenderemo a sinistra (direzione Laveno, 3) per fermarci immediatamente dopo il bivio, parcheggiando la macchina e scendendo quindi, tramite un sentierino, nella stretta valletta del Rancina. In pochi minuti si raggiungerà l'alveo del torrente.

 

 

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Le ricerche possono ad esempio essere effettuate proprio lì, ovverosia nella zona del ponte e più in basso, avendo cura di rivolgere l'attenzione ai punti in cui vi siano delle rocce poste trasversalmente rispetto alla corrente, condizione questa che crea delle naturali trappole nelle quali l'oro ama deporsi (e non solo l'oro).

(1995)

 

 

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Indicazioni stradali con Google

Puoi collaborare inviando materiale generico o resoconti di esperienze personali: le schede riporteranno il tuo nome  (vedi qualche esempio).

Per la Rete. Oltre alle conseguenze nelle quali spesso s’incorre, tipo intervento da parte di terzi legittimamente interessati (un esempio), copiare o utilizzare contenuti d’altri siti porta quasi sempre a risultati screditanti per il proprio lavoro, soprattutto nel caso il materiale fosse tratto da web ben conosciuti e molto visitati i cui utenti, nel caso appunto ravvisassero (accidentalmente?) il contesto di cui sopra, considererebbero detta scopiazzatura come rivelatore della mancanza di buon gusto oltre che di idee nei confronti del gestore del sito in “odor” di plagio . In ogni caso si tratterebbe di un gesto che, al di la delle apparenze iniziali, non offrirebbe al proprio web alcuno sviluppo positivo per il semplice motivo che non è generato da un’azione costruttiva bensì passiva.  A mio modesto avviso, un sito per risultare interessante deve avere una propria personalità nella scelta dei contenuti e nel modo in cui questi vengono presentati: meglio ancora se caratterizzato da alcune informazioni non  facili da reperire. Altro che copiare da altri siti. Per il cartaceo. Talvolta vengo a sapere che qualcuno ha utilizzato paragrafi del sito nella stesura di qualche suo lavoro su cartaceo (libri ecc.): non mi riferisco certo ai seri scrittori e giornalisti che con una comune richiesta di autorizzazione via e-mail (la concedo sempre, salvo particolarismi) mi appagano anzi di soddisfazione per quanto concerne la mia attività in rete (e ciò mi basterebbe), ma piuttosto alle persone che pubblicano il contesto non solo senza chiedermene per semplice formalità il consenso, ma addirittura senza la buona educazione di citare, nel prodotto finito, il fatto di avere in qualche misura attinto anche dalle mie pagine. Non riporto per esteso le credenziali dei "maldestri autori" dei quali mi sono finora accorto perché ritengo che i loro nomi (e pubblicazioni annesse) non meritino qui di essere "pubblicizzati" in alcun modo, cioè esattamente al contrario e nel rispetto di come invece solitamente mi comporto con tutte le persone che mi contattano in simili circostanze e delle quali in seguito io segnalo appunto con piacere (è nell'interesse informativo del sito) la pubblicazione che li riguarda. Insomma, una questione d'impostazione e correttezza reciproca che tra l'altro può solo agevolare entrambi.