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IL SITO PER I CERCATORI D'ORO

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Minerali di Macugnaga

 

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pubbl. di Miniere d' Oro,(2003) 

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L'oro non si trova quasi mai libero allo stato nativo ma mescolato a pirite ed arsenopirite auriferi, in filoni di quarzo a contatto con rocce scistose. Stime recenti (1968) ne valutano la presenza in ragione di circa 7 grammi per tonnellata. Fino al 1931 era estratto con l'antico metodo dell'amalgamazione che sfruttava l'alta affinità dei metalli preziosi (oro e argento) con il mercurio formando il composto (AuHgn) da cui, per distillazione, veniva ricuperato l'oro assai impuro.  Successivamente si preferì adottare il metodo della cianurazione che prevedeva, inizialmente, una fine macinazione del minerale seguita da flottazione per separare i solfuri di ferro ed arsenico auriferi dalle rocce sterili ed un successivo trattamento con cianuro di sodio e di potassio. Dal cianuro doppio derivatone si recuperava  infine l'oro dopo averlo fatto precipitare con un'ultima reazione. Dal punto di vista collezzionistico le miniere di Pestarena hanno fornito in passato bei cristalli di quarzo latteo e di pirite, campioni di calcite, qualche raro esemplare dendritico di oro nativo [def.] e, soprattutto, ottimi cristalli di arsenopirite.

  Sandro Dalmastro

 

 

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