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UNA DESCRIZIONE DI
GITA INVIATAMI DA |
MINIERE
DI GUZZURRA E ARGHENTARIA.
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Paolo
e Luca (The Diggers'seltz) & Elena.
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Settembre 2008, nei pressi
di Lula (prov. Nuoro), Sardegna centrorientale: una giornata
ventosa con tante nuvole cupe. Siamo in 2 (Luca e Paolo) alla ricerca
delle miniere di Guzzurra e Arghentaria. Arrivando da Olbia abbiamo
seguito la SS131 in direzione Nuoro fino all’uscita per Siniscola
quindi abbiamo proseguito lungo la SP3 fino alla località S.Anna nei
pressi della quale, tenendo la sinistra lungo la stessa
Provinciale, abbiamo svoltato dirigendoci a sud verso Lula.
Ci troviamo nello splendido territorio delle Baronie e alla
nostra
sinistra si stagliano le bellissime dolomie mesozoiche e i calcari del
monte Albo: il paesaggio è veramente incredibile. A circa due terzi del
percorso che collega S.Anna a Lula, si incontra sulla destra la
Cantoniera Janna e Rughe (in questo momento oggetto di lavori di
restauro) da cui si dipartono due strade che scendono verso valle:
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all’inizio di quella di sinistra è
posto un cartello segnaletico in legno che indica la direzione per le
miniere. Noi preferiamo però proseguire lungo la Provinciale ancora per
pochi chilometri per prendere una seconda via di accesso anch’essa
posta a destra della strada e ben segnalata da un altro cartello in
legno. Il percorso carrabile (piuttosto stretto) inizialmente asfaltato
diventa in seguito sterrato ma comunque transitabile (cautela se non si
è con un’auto adatta) e scende con varie pendenze verso valle. Su una
collinetta (sbarrata da un cancello) si trovano i resti dell’antico
villaggio minerario mentre proseguendo la discesa sulla destra si giunge
alla zona estrattiva. La miniera
di Guzzurra era nota principalmente per l’estrazione di piombo,
zinco e argento e restano bellissimi esempi di architettura industriale:
per primi si incontrano gli edifici della macchina a vapore e la torre
per lo scarico dei fumi poi, più a valle, i vasconi per l’acqua per
l’arricchimento idrogravimetrico e i ruderi della costruzione nota
come “Su baracconi”, una delle prime laverie meccaniche sarde
(miniature ingrandibili qui sopra e sotto).
Sulla sinistra, seguendo un piccolo
invaso di acqua stagnante, abbiamo
raggiunto l’unica galleria che siamo riusciti a trovare. |
Le condizioni
non erano buone per l’allagamento (un grande puzzo di marcio per legna
e fogliame in decomposizione) e per il fondo fangoso e all’apparenza
instabile che non ci permetteva di proseguire in sicurezza avendo con
noi stivali solo alle ginocchia: dopo pochi metri di sondaggi e
tentativi abbiamo perciò dovuto tornare indietro (qui sotto, foto ingr.
dell'ingresso).
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Proseguendo
verso valle con l’auto si giunge a una curva verso destra: di fronte,
sul ciglio della strada, un rudere coperto di vegetazione; alle nostre
spalle un cartello in legno indica la miniera
di Arghentaria Per raggiungerla bisogna ancora percorrere la strada
sterrata dietro il cartello (quella pianeggiante a sinistra) e dopo poco
ci si trova nel piazzale antistante l’unico edificio (la laveria) rimasto
parzialmente eretto. Nei dintorni parecchi resti di di attrezzature
metalliche arrugginite si prestano bene a qualche foto d’ambiente. La
miniera, di origine romana,
produceva anch’essa piombo, zinco e
argento (in misura inferiore azzurrite, barite, blenda di fluorite,
malachite, pirite, quarzo) e l’unica galleria di accesso che abbiamo
trovato, si trova oltre a un ponticello posto alle spalle della laveria.
L’accesso, purtroppo, non è stato possibile, poiché sbarrato da una
cancellata metallica e, in ogni caso, la galleria (foto ingr. in basso) si presenta
decisamente allagata. Dalla
consultazione in rete dell’allegato 5 (pagg.41-42) “Schede dei siti
minerari dismessi” compresi
nel “Piano di bonifica siti inquinati”
all’interno del “Piano regionale di gestione dei rifiuti” redatto
dalla Regione Sardegna sembra accertato che vi siano altre gallerie di
accesso per entrambe le miniere. Per
il rientro, tornati al bivio per l’Arghentaria, abbiamo proseguito
lungo la strada principale risalendo verso la Cantoniera Janna e Rughe
(il percorso è apparso migliore) per poi riprendere la Provinciale
per Lula.
N.B. tutte le miniature di
questa pag. sono ingrandibili cliccandole. |
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